Ricordate la mobilitazione generale che investì il nostro paese dopo l'attentato atroce al giornale satirico Charlie Hebdo? Fioccarono i post con #JeSuisCharlie in difesa della libertà di satira, contro gli islamici che non sanno comprenderla e diventano violenti, per la libera espressione di parola.
Ecco, due giorni fa l'autore satirico italiano Emiliano Pagani ha pubblicato un post su Facebook dove scimmiottando i testi razzisti contro i rifugiati se la prendeva con i celiaci e il sussidio per l'acquisto di alimenti senza glutine.
Ecco il testo:
Emiliano Pagani
FACILE ESSERE STRONZI
Giorni fa ho casualmente scoperto che lo Stato passa ogni mese un assegno di oltre 100€ alle persone celiache per poter comprare del cibo che soddisfi i loro requisiti nutrizionali e che soprattutto non le uccida.
In Italia, una persona su 100 è celiaca e la percentuale è in costante aumento.
Bene, a tutte queste persone, lo Stato, cioè tutti noi che paghiamo le tasse, passa 100€ al mese, magari per tutta la vita.
Ecco, quello che voglio dire è: NOI LAVORIAMO PER MANTENERE I CAPRICCI DI QUESTA GENTE CHE NON VUOLE MANGIARE QUELLO CHE MANGIAMO TUTTI.
Io sono dell'idea che uno debba adattarsi alle tradizioni e alla cucina dei Paesi in cui vive. Per cui se questi viziati non vogliono mangiare la polenta o la pizza o la schiacciata con la mortadella, che se ne tornino pure in Celiachia o in Valsoya, da dove sono venuti, a mangiare i loro cazzo di gelati senza glutine, ché noi non ci faremo rubare le nostre tradizioni da questi stronzi.
Ora mi metto una bella felpa con scritto sopra GLUTINE e vado a protestare mangiando due belle fette di bruschetta con dentro i taralli, davanti alla sede dell'associazione italiana celiachia.
E comunque, sempre prima i Marò.
Visto?
Non ci vuole niente, provate anche voi.
E poi andiamo tutti insieme a Roma con Salvini e Casa Pound.