“Puzzate come vacche”: volano parole grosse tra i bulli di Oristano e provincia
Gli insulti e le aggressioni razziste non sono solo quelle rivolte ai
cittadini stranieri. Anche tra i conterranei, a volte, emergono casi di
discriminazione motivati dalla semplice località di residenza. Ad
Oristano e provincia la violenza è scoppiata tra i bulli di paesini
confinanti. Alla Polizia sono arrivate denunce per offese su Facebook e
per intemperanze dei ragazzi sui pullman.
“PUZZATE DI LETAME” - Del caso parla L’Unione Sarda in un articolo a firma di Valeria Pinna:
Forse voleva essere uno sfottò. Ma è andato oltre e il
clima tra studenti si è subito infiammato.
«Puzzate di letame, siete
peggio delle vacche». Parole pesanti, quasi un pugno nello stomaco per
alcuni ragazzi di Arborea offesi da compagni di scuola di Tiria. E dal
“duello” a suon di insulti si è passati ben presto alle mani. Un’altra
storia di bullismo, iniziata a scuola e finita fuori, dopo le lezioni.
TIRIA VS ARBOREA -Gli episodi di razzismo tra conterranei si verificano prevalentemente a scuola:
Tutto sarebbe iniziato con qualche battuta pesante. Un gruppetto di ragazzi di Tiria, più grandi dei rivali, nei giorni scorsi ha preso di mira alcuni alunni di Arborea che studiano al liceo scientifico di Oristano. «Avete puzza, proprio come le vostre vacche». E ancora parolacce e offese. La questione è ben presto degenerata e qualcuno ha pensato di risolvere tutto con le maniere forti. Un ragazzo è stato accerchiato da altri studenti ed è stato picchiato. Ma la vicenda non è finita qui. Strascichi anche ieri, con liti accese e scontri ai giardinetti vicino alla scuola.SCREZI ANCHE ALLE ELEMENTARI - Rivalità e violenze – racconta ancora L’Unione Sarda – non hanno età:
Gli screzi tra gli alunni di Tiria, Palmas e Arborea sembrano avere radici vecchie.Tanto che qualche episodio si è registrato addirittura anche tra i bambini delle scuole elementari. Insulti e prese in giro in occasione di gare e altri eventi che hanno avuto come retroscena questi sipari. Episodi frequenti, ma non sempre emergono. «Dai nostri dati – spiega Toto Ferraro del Provveditorato – non risultano tanti episodi, ma molto spesso vengono nascosti oppure accadono fuori dalla scuola, lontano da occhi di insegnanti e presidi». L’osservatorio sul bullismo evidenzia sempre le classiche forme di violenza fisica «soprattutto tra i maschi, mentre tra le ragazze si usa l’arma della violenza psicologica – va avanti – e può capitare che la compagna di classe bruttina venga emarginata ». Frequenti gli sfottò per gli studenti pendolari. «Per fortuna adesso gli insegnati sono più attenti a cogliere queste situazioni – ha precisato Ferraro – noi abbiamo organizzato diversi corsi di formazione nelle scuole, con esperti e rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno invitato al rispetto ma anche a segnalare questi fatti».LE DENUNCE - I casi di bullismo sarebbero finiti anche sulle scrivanie della Questura. Scrive Pinna:
Ai carabinieri non sono arrivate segnalazioni, come ha confermato il comandante provinciale Giulio Duranti. In Questura invece le segnalazioni non mancano. «Qualche denuncia per intemperanze sugli autobus – ha osservato Pino Scrivo, capo della Squadra Mobile – e per attacchi e ingiurie su Facebook».fonte: Giornalettismo
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