perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


giovedì 18 febbraio 2010

Razzismo, sei giovani su 10 sono xenofobi

Con la globalizzazione cresce anche il razzismo? Sembrerebbe di sì, almeno secondo l'opinione degli giovani italiani. Nel nostro Paese oltre sei 18-29enni su 10 affermano che, negli ultimi anni, il livello di razzismo è aumentato. E sono, soprattutto i più giovani e gli uomini a dimostrare maggior chiusura e durezza rispetto alle diverse appartenenze.

E' la fotografia scattata dall'inchiesta "Io e gli altri: i giovani italiani nel vortice dei cambiamenti", uno studio che ha coinvolto oltre 2.000 ragazzi tra i 18 e i 29 anni, effettuato dall'istituto di ricerche SWG per la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, che è stata presentata questa mattina a Montecitorio nell'ambito delle iniziative del nuovo osservatorio della Camera sui fenomeni di xenofobia e razzismo.

I giovani percepiscono un'Italia poco incline all'integrazione, poco pronta ad accogliere altre culture. E' addirittura il 63% dei 18-29enni a sostenere che l'intolleranza siano in crescita. E se per il 29% dei ragazzi e delle ragazze il livello di razzismo sembra essersi bloccato, preoccupa che solo un esiguo 8% percepisca, invece, una fase migliorativa e, quindi, una diminuzione di atteggiamenti ostili nei confronti del diverso.

Ma quali i maggiori autori in fatto di discriminazione? Gli unici a salvarsi, in termini di integrazione, sono gli anziani. Per gli under 29, solo l'8% degli italiani più 'maturi' dimostra, infatti, una maggior tolleranza. Gli atteggiamenti razzisti sono, invece, molto diffusi tra i ragazzi. La maggioranza degli interpellati (60%), attribuisce, infatti, ai giovani le forme di rifiuto più dure nei confronti delle altre appartenenze. Un po' piu' tolleranti appaiono le persone di mezza eta', tra cui è il 28%, secondo i giovani intervistati, a dimostrare comportamenti razzisti. Quando si parla di atteggiamenti discriminatori, il gentil sesso non appare così gentile agli occhi di tutti: il 44% dei 18-29enni sostiene, infatti, che i comportamenti razzisti siano trasversalmente diffusi tra donne e uomini.

E se solo una quota minoritaria (4%) riconosce nell'universo femminile la maggior diffusione di discriminazione, l'intolleranza piu' radicata e convinta emerge dal mondo maschile: ad esserne convinta la gran parte dei giovani del Bel Paese (52%)- L'osservatorio sul razzismo si è spinto a fondo per cercare di individuare anche le motivazioni che spingono ad avere atteggiamenti xenofobi. Secondo le ragazze e i ragazzi italiani, i fattori determinanti, quelli che maggiormente contribuiscono a generare discriminazioni verso gli immigrati, sono in primis il numero di extra-comunitari che delinque e l'esistenza di stereotipi negativi sul alcune etnie o popoli.

"ODIANO" ROM, ROMENI E ALBANESI - Se rom e sinti, romeni e albanesi sono i popoli più “antipatici” e “odiati” dagli under 30 otaliani, in fondo alla classifica di quelli più amati con un 40% di voti, europei, statunitensi e sudamericani sono quelli più “simpatici” (90%). Male anche tossicodipendenti, turchi e musulmani, mentre pochi pregiudizi nei confronti di omosessuali, poveri ed ebrei. Nel mezzo ci sono, in ordine di preferenza, sudafricani, filippini, indiani e bengalesi (considerate etnie meno “aggressive”), mentre non se la passano troppo bene né i mediorientali né chi proviene dalla ex-Yugoslavia. Destano invece apprensione e allarme cinesi, maghrebini e russi. Ecco come i ragazzi vedono la diversità nella ricerca “Io e gli altri: i giovani italiani nel vortice dei cambiamenti” realizzata dagli istituti Swg di Trieste e Iard Rps di Milano e voluta dall’Osservatorio della Camera dei deputati sui fenomeni di xenofobia e razzismo in collaborazione con la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome.

fonte: AffarItaliani

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