È stato ribattezzato «carcere a luci rosse»: quello di Pontedecimo, oggetto di un'inchiesta della Procura di Genova, in merito alla presunta richiesta di prestazioni sessuali alle detenute in cambio di favori da parte di agenti penitenziari. L'indagine è partita circa un mese fa, come riporta il Secolo XIX, quando una donna marocchina di 28 anni (ora reclusa a Monza) ha detto di aver fatto sesso con personale della struttura in cambio di vantaggi, facendo scattare l'ipotesi di reato di concussione. È stato sequestrato il cellulare della ragazza e un altro detenuto ha denunciato violenze.
ABORTO - Una vicenda che ora assume contorni ancora più inquietanti: si parla di un aborto. Una detenuta sarebbe uscita dal carcere, di notte, per interrompere la gravidanza frutto di un rapporto con una guardia. Otto agenti penitenziari sono stati ascoltati come persone informate sui fatti e anche alcune detenute ed ex detenute sono state sentite dagli inquirenti. Una è arrivata, sotto scorta, dal carcere di Napoli dove si trova attualmente, le altre sono tuttora a Pontedecimo. Quattro persone sono state iscritte nel registro degli indagati, compreso il poliziotto coinvolto nell'interruzione di gravidanza.
fonte: Corriere della Sera
giovedì 21 maggio 2009
Sesso in carcere in cambio di favori
Etichette: genova, marocco, polizia, violenza sessuale
Pubblicato da AdminK alle 18:19
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