perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


lunedì 16 febbraio 2009

Le offre un posto da badante Ma durante il «colloquio» la violenta

Sesto San Giovanni ha fatto da sfondo a una nuova violenza. Un’ucraina di 36 anni è stata attirata in un’abitazione di via Marx, popolosa zona alla periferia della città, con la promessa di un lavoro. Un uomo A. M., 52 anni, già noto alle forze dell’ordine, aveva, infatti, letto su un giornale l’annuncio della donna, sposata e senza figli, che stava cercando un posto da badante o signora delle pulizie. Ieri sera, però, il colloquio si è trasformato in un film dell’orrore. Era l’ora di cena quando la donna ha chiamato il marito al cellulare per avvertirlo che si stava recando da un sestese che le aveva chiesto di lavorare per la madre. I coniugi, regolari, vivono nella zona di Pioltello e sono molto affiatati. La donna ha chiamato il marito una volta giunta nei pressi dell’appartamento e anche durante il colloquio. L’uomo voleva essere rassicurato dalle buone intenzioni del datore di lavoro. Quando però la 36enne ha chiesto dove fosse l’anziana da accudire, la risposta sibillina del 52enne. «Non ti deve preoccupare» le avrebbe detto l’uomo che ha iniziato a palpeggiarla, e poi l’ha violentata. La donna si è rifugiata in bagno dove si è sentita male. Impaurito il sestese ha chiamato aiuto. Sono arrivati ambulanza e polizia. L’ucraina è stata portata al pronto soccorso cittadino e trasportata poi alla clinica Mangiagalli. L’uomo è stato arrestato. «È una violenza barbara e inaudita - ha detto l’assessore alle Pari opportunità Lucia Teormino - in questo caso è ancora più grave l’evidente premeditazione ai danni di una donna in cerca di un lavoro. Spero che la giustizia sia inflessibile». Il Comune ha deciso di costituirsi parte civile nel processo e sta verificando se esistono i presupposti per sfrattarlo dall’appartamento comunale.

fonte: il Giornale

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