perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


venerdì 30 ottobre 2009

Vittoria, ghanese pestato da due giovani incensurati sotto gli occhi di una scolaresca

C'è molto di razzismo nella selvaggia aggressione a un cittadino ghanese avvenuta il 19 ottobre scorso presso largo Melodia a Vittoria. «Noi italiani e tu no», con questa ignobile giustificazione due giovinastri vittoriesi, G.F.G e D.F., 20 anni entrambi, incensurati, avrebbero trovato il pretesto per picchiare con una tavola in legno con dei chiodi un giovane di colore, giudicato guaribile in 3 giorni per trauma cranico minore e contusione all’emitorace destro.

Il giovane è stato trasportato in ospedale con l’autoambulanza. Il fatto s’è verificato il 19 ottobre, ma la notizia è stata divulgata dal Commissariato solo ora. I due sono stati denunciati a piede libero per lesioni personali aggravate da motivi di discriminazione razziale.

I particolari rivelati dagli inquirenti del Commissariato in qualche modo sono agghiaccianti. C’è il pericolo che una bravata compiuta da due balordi possa scatenare altri problemi seri alla difficile integrazione fra immigrati e locali.

Secondo la versione fornita dalla vittima, tutto sarebbe partito dagli sguardi fra ghanese e vittoriesi. I due vittoriesi si sarebbero sentiti «molestati» dallo sguardo del ghanese. Per tale motivo il giovane di colore sarebbe stato aggredito a calci e pugni. Tutto davanti a una scolaresca di passaggio, perché la vittima nel tentativo di fuggire ha cercato di ripararsi dietro la maestra che assisteva una classe di bambini di terza elementare, che ha assistito terrorizzata all’episodio di violenza ha vomitato per lo spavento.

fonte: Corriere di Ragusa

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