Non so se il tunisino Tourka Faycel sia uno degli autori dello stupro della giovane romena. Saranno i magistrati a giudicare l'indagato sulla base delle prove raccolte contro di lui.
Ciò che deve fare riflettere in questo momento è la quasi totale indifferenza delle Istituzioni e dell'opinione pubblica sul grave episodio di Vittoria. Nessun esponente della cosiddetta "società civile" ha manifestato solidarietà alla vittima. Né le cronache registrano sermoni di parroci. Un paio di politici hanno espresso preoccupazione per l'episodio di violenza, quasi a volere sottolineare che i presunti responsabili sono i "soliti" immigrati. Ma che importa: la giovane stuprata è romena, i carnefici sono, così dicono, nordafricani.
Cosa sarebbe successo se ad essere violentata fosse stata una nostra donna? Ci saremmo limitati all'indignazione collettiva e alle fiaccolate, o avremmo organizzato una caccia all'uomo su e giù per le campagne piene di disperati? Nessuno lo può dire.
Certo è che i ragusani hanno saputo e si sono girati dall'altra parte. L'ignavia e l'indifferenza possono essere sottili forme di razzismo.
fonte: suddest
martedì 27 ottobre 2009
Il sottile razzismo nascosto dalla coltre dell'indifferenza.
Etichette: ragusa, romania, violenza sessuale
Pubblicato da AdminK alle 18:06
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