Secondo la donna, Barbara Levi Carrisi, ieri alle 11, nel comprare quattro biglietti «ho dato al bigliettaio, un giovanotto sulla trentina, una banconota da 50 euro. Subito si è messo a protestare perché non aveva il resto da darmi e poi sono partiti gli insulti con riferimento "agli ebrei pieni di soldi". Probabilmente il giovanotto ha notato il mio braccialetto con la stella di Davide. Non sapendo nulla di me e pertanto che non sono neppure ricca: avevo soltanto prelevato i soldi al bancomat poco prima».
«Il bigliettaio mi ha così detto - prosegue la donna - che avrei dovuto acquistare almeno 30 biglietti, se no non aveva il resto da dare. Mi sono opposta fermamente. Me li ha dati per forza ma io ne presi soltanto 4. Ho commentato che la proposta sarebbe andata bene per la trasmissione Striscia la notizia. Ed è allora che il bigliettaio mi ha strappato letteralmente di mano i biglietti con una violenza e arroganza tale da spingermi a scrivervi per un formale reclamo».
«Non potendo attendere ulteriormente, ho chiesto 10 biglietti ma lui voleva obbligarmi a comperarne 25 e io ho detto "più di 20 non ne prendo". Così me li ha sbattuti sul bancone e il resto è saltato fuori e senza nessun problema».
fonte: Messaggero
lunedì 19 ottobre 2009
Passeggera denuncia: «Insultata da bigliettaio Met.ro: "ebrei pieni di soldi"»
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Ecco! Lo Sapevo! È sorto il caso perchè la cosa riguarda degli “ebrei”! Giusto? Un incidente alquanto banale ha avuto l’attenzione dei media. Non entro nel merito, per carità! Ma vi prego di riflettere su questa mia testimonianza ed amarezza. Cerco di essere breve ed essenziale.
Qualche anno fa, al Tevere Expo, allo stand dei calabresi, vi erano problemi tecnici agli impianti elettronici necessari per uno spettacolo offerto dalla Regione Calabria. Mentre poca gente del pubblico aspettava e si spazientiva, un “giovanotto” delle ditta che doveva fornire il servizio per il quale la Regione Calabria lo pagava, ebbe a dire all’incirca: “questi calabresi, ma tornatevene al vostro paesello...” e cose simili certamente non rispettose per i calabresi che in Roma fra prima seconda e terza generazione si calcola siano 400.000 a fronte di 10.ooo ebrei. Io ho subito protestato, ricevendo delle scuse dal Titolare della Ditta, scuse che ho ritenuto sufficienti, ma ho così commentato: se anziché di calabresi si fosse trattato di ebrei un incidente, tutto sommato banale, come questo, sarebbe certamente finito sui giornali e magari si sarebbe pronunciato il Presidente della Repubblica.
Non è così? In questo paese siamo tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. Non vi pare?
Il Razzismo rende uguali sia coloro che compiono (merde!) sia coloro che lo subiscono.
Un po' di solidarietà non guasterebbe...
...poi se, Antonio, pensi che sia colpa degli ebrei se i calabresi vengono trattati male al Nord, beh...chiediti perchè i leghisti sono tutti dei "bravi cattolici"?!
Posta un commento