perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


venerdì 23 ottobre 2009

Traffico di umani: un italiano truffa 68 dominicani, cerco un giornale che riporti la notizia

La legge italiana di fatto impedisce l'immigrazione regolare in Italia, infatti è possibile chiedere il permesso per motivi di lavoro un solo giorno ogni due anni circa. In quell'occasione un datore di lavoro italiano deve invitare un cittadino extracomunitario che si trova all'estero a lavorare presso di lui (come l'ha conosciuto?) poi si attende circa un anno e mezzo per avere la risposta (ne avrà ancora bisogno?). Questo meccanismo spinge molte persone a credere a chi promette vie più facili per accedere al nostro paese.
Questa è la storia di Adriana che come altre 67 persone ha creduto a un italiano molto attivo a Santo Domingo. Adriana ha 24 anni, studia all'università più antica delle americhe farmacologia, ha un figlio e lavora in una ricevitoria del lotto. Viene avvicinata dal nostro connazionale che le offre, in cambio di 2.000 euro un posto di lavoro in Italia, regolare e ben retribuito (oltre 2.500 euro al mese). Adriana ci pensa un po', poi inizia a chiedere prestiti a banche e usurai per raccimolare i soldi necessari al viaggio. Qualche mese in Italia le permetterebbero di cambiare vita e tornare in Repubblica Dominicana con una cifra sufficiente per garantire un futuro a suo figlio. Non ha soldi per pagare l'università che lascia, viene lasciata a casa dal lavoro perchè, con una partenza in vista, non conviene al suo datore di lavoro.
Il nostro onesto lucratore aveva un giro di 68 persone a cui arrivava a chiedere anche 7.000 euro per organizzare il viaggio, aveva messo insieme un gruzzolo di oltre 130.000 euro rubandoli a persone disperate e in cerca di un'illusione. Poi è sparito lasciando che la polizia arrestasse la sua complice e dandosi latitante, magari ricongiungendosi con qualche camorrista italiano che sull'isola abbondano.
Queste sono le storie che gli onesti italiani costruiscono lontano dalla loro patria giocando sporco, speculando sulla disperazione delle persone e sulla rigidità della legge italiana. Cerco un giornale disposto a raccontare questa storia, così sapremo perchè all'estero non siamo sempre amati.

fonte: www.kuda.tk

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