perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


lunedì 2 marzo 2015

O glutine o morte! Ovvero la satira in Italia, o di #JeSuisCharlie qualche giorno dopo

Ricordate la mobilitazione generale che investì il nostro paese dopo l'attentato atroce al giornale satirico Charlie Hebdo? Fioccarono i post con #JeSuisCharlie in difesa della libertà di satira, contro gli islamici che non sanno comprenderla e diventano violenti, per la libera espressione di parola.

Ecco, due giorni fa l'autore satirico italiano Emiliano Pagani ha pubblicato un post su Facebook dove scimmiottando i testi razzisti contro i rifugiati se la prendeva con i celiaci e il sussidio per l'acquisto di alimenti senza glutine.

Ecco il testo:

Emiliano Pagani
FACILE ESSERE STRONZI

Giorni fa ho casualmente scoperto che lo Stato passa ogni mese un assegno di oltre 100€ alle persone celiache per poter comprare del cibo che soddisfi i loro requisiti nutrizionali e che soprattutto non le uccida.
In Italia, una persona su 100 è celiaca e la percentuale è in costante aumento.
Bene, a tutte queste persone, lo Stato, cioè tutti noi che paghiamo le tasse, passa 100€ al mese, magari per tutta la vita.
Ecco, quello che voglio dire è: NOI LAVORIAMO PER MANTENERE I CAPRICCI DI QUESTA GENTE CHE NON VUOLE MANGIARE QUELLO CHE MANGIAMO TUTTI.
Io sono dell'idea che uno debba adattarsi alle tradizioni e alla cucina dei Paesi in cui vive. Per cui se questi viziati non vogliono mangiare la polenta o la pizza o la schiacciata con la mortadella, che se ne tornino pure in Celiachia o in Valsoya, da dove sono venuti, a mangiare i loro cazzo di gelati senza glutine, ché noi non ci faremo rubare le nostre tradizioni da questi stronzi.
Ora mi metto una bella felpa con scritto sopra GLUTINE e vado a protestare mangiando due belle fette di bruschetta con dentro i taralli, davanti alla sede dell'associazione italiana celiachia.
E comunque, sempre prima i Marò.

Visto?
Non ci vuole niente, provate anche voi.

E poi andiamo tutti insieme a Roma con Salvini e Casa Pound.
La cosa preoccupante però sono i commenti che il post satirico ha ricevuto, eccone alcuni:



Odio, auguri di prossima malattia, insulti etc... che non si fermano neanche quando si chiarisce che si tratta di satira.
Abbiamo un problema, nel capire cosa è satira, ma soprattutto con la libertà di espressione e di satira. Si può scherzare su Maometto, ma non sui celiaci, capito!