perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


martedì 2 settembre 2014

Milano, picchiano un eritreo e gli aizzano contro un cane: "I musulmani ci uccideranno"

Picchiato, aggredito da un cane aizzato contro di lui, insultato come "negro" e "musulmano di m....". Il caso di discriminazione razziale si è registrato a Milano. La vittima è un eritreo di 55 anni residente in città e con regolare permesso di soggiorno. Gli aggressori sono invece due romeni di 19 e 20 anni che una volta arrestati non hanno nascosto il proprio disappunto agli agenti di polizia: "Ma come arrestate noi che siamo vostri compaesani e difendete quel negro di m...? I musulmani ci uccideranno tutti".

La vicenda risale al 26 agosto scorso. Teatro dell'aggressione è la stazione Greco Pirelli, periferia nord di Milano. Mancano pochi minuti alle 14 quando i due giovani romeni, ubriachi, si scagliano contro l'eritreo, lo insultano, lo picchiano e gli aizzano contro il loro pastore tedesco. Gli rubano anche il cellulare ("volevamo solo sapere l'ora", è la loro giustificazione), che comunque verrà restituito pochi minuti dopo. La scena non passa inosservata e qualcuno dei presenti avverte la polizia. Così, una volta saliti sul treno, i due trovano diversi agenti ad attenderli alla vicina stazione di Lambrate. Ma anche in commissariato danno in escadescenza, insultando ripetutamente gli agenti e provocando diversi danni agli uffici della polfer.

fonte: La Repubblica

mercoledì 5 marzo 2014

Donna dominicana ammazzata a Milano per aver rifiutato un'avance

Un 36enne salvadoregno fermato nella notte ha confessato il duplice omicidio di via Segneri, a Milano: lo rende noto la polizia. L'uomo, che ha reso confessione davanti al procuratore aggiunto Alberto Nobili e al sostituto Gianluca Prisco, e' un conoscente di Libanny Meijia Lopez, la 29enne trovata nuda e sgozzata ieri pomeriggio nel suo appartamento di zona Lorenteggio insieme al figlioletto Leandro, di 3 anni, anch'egli ucciso a coltellate. Il padre del piccolo Leandro e compagno della donna - che era stato sentito ieri in Questura - era totalmente estraneo alla vicenda.

Il salvadoregno fermato, Victor Hugo Menjivar, avrebbe ucciso la donna perche' aveva rifiutato le sue avance. L'uomo, era ospite a cena dalla donna e aveva portato anche suo figlio, amico del bambino di lei. Il salvadoregno ha confessato, spiegando di avere perso la testa, durante un lunghissimo interrogatorio negli uffici della Squadra Mobile davanti al procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e al pm Gianluca Prisco.

Stando a quanto ricostruito, il salvadoregno, amico della donna, sposato e con un altro figlio in arrivo, era andato a cena lunedi' scorso a casa di lei portando anche suo figlio che giocava spesso con il bimbo della dominicana. La donna era anche amica della moglie del fermato.

Dopo aver mangiato e bevuto, e mentre i bimbi erano in un'altra stanza, l'uomo ha iniziato a tentare un approccio sessuale con lei, ma e' stato respinto. Ha insistito a lungo e all'ennesimo rifiuto ha preso un coltello dalla cucina. La donna allora ha cercato di salvarsi la vita offrendosi a lui, ma l'uomo, che come ha detto agli inquirenti aveva perso la testa ed era molto ubriaco, a quel punto l'ha sgozzata. Ha cercato poi di nascondere il cadavere dietro al divano per non farlo vedere ai bambini, che intanto avevano sentito le urla. Poi la decisione di sgozzare anche il figlio di lei. Dopo il duplice omicidio e' uscito dalla casa e ha gettato il coltello in via Primaticcio e, dopo la confessione, l'ha fatto ritrovare agli investigatori.


fonte: Il Giorno