Un branco di minori ha aggredito e insultato tre fratelli italiani di origine egiziana per motivi razziali. E' accaduto a Roma, nel quartiere Tor Bella Monaca, il 24 ottobre scorso. Due minori di 16 e 17 anni sono stati denunciati dalla Polizia per lesioni, minacce e istigazione all'odio razziale. Uno dei due, capo del branco, A.C. romano di 17 anni, e' stato trovato anche in possesso di uno spinello e per questo e' stato segnalato alla prefettura, per violazione della legge sugli stupefacenti. Sono in corso, da parte della Polizia, ulteriori indagini al fine di chiarire le responsabilita' di ciascun appartenente al gruppo.
Lo scorso 24 ottobre, tre fratelli italiani di origine egiziana, due ragazzi e una ragazza, che abitano nell'estrema periferia sud di Roma, alle 8 di mattina, mentre come di consueto stavano andando prendere l'autobus per andare a scuola, al Prenestino, sono stati ostacolati da un coetaneo italiano che, infastidito dalle pelle scura dei ragazzi, ha cercato in ogni modo, anche con le minacce, di impedire loro l'accesso sul mezzo. Con non poca fatica sono riusciti a salire sul mezzo pubblico e qui e' nata una lite che e' terminata dopo qualche minuto. Scesi dall'autobus per prendere il trenino in zona Giardinetti, i tre ragazzi hanno notato che anche quel giovane, sceso dall'autobus insieme ad alcuni amici, stava parlando in modo concitato al telefono, raccontando quanto accaduto poco prima.
Seguiti dal gruppo, i tre fratelli hanno preso il trenino, e qui e' iniziata un'opera intimidatoria nei loro confronti, tra risa di scherno, sguardi truci e minacciosi. Quando i ragazzi sono arrivati in viale Alessandrino costantemente braccati dalla comitiva, la situazione e' degenerata sfociando in un vero e proprio agguato premeditato. Gli aggressori si sono uniti a un'altra compagnia che li attendeva alla fermata del treno e formati due schieramenti hanno costretto le vittime a passarvi nel mezzo. Terrorizzati da cio' che stava accadendo e spauriti al punto tale da non riuscire a individuare un'eventuale via di fuga, i tre sono stati costretti a subire atti di razzismo inequivocabili, sguardi minacciosi e frasi ingiuriose del tipo ''sporco negro, puttana negra e negro schifoso''.
Non soddisfatti e in preda a furia inspiegabile gli aggressori sono passati alle vie di fatto, e incuranti della presenza di numerosi cittadini che a quell'ora di mattina percorrono le strade per recarsi a lavoro, hanno circondato i tre ragazzi impedendogli ogni via di scampo, e volendo come unico fine dar sfogo ai loro istinti xenofobi e razzisti, hanno atteso che il capo branco desse inizio all'azione, scagliandosi contro uno dei tre fratelli M.O. di anni 14, colpendolo con calci e pugni al volto e al corpo.
A questo punto anche gli altri si sono sentiti autorizzati a partecipare a quello che e' diventato un linciaggio al 'negro', cosi' come da loro stessi ammesso, e posizionandosi alle spalle del povero ragazzo lo hanno cominciato a colpire alla schiena e alla testa con dei pugni. Il fratello, M.M. e la sorella, M.S., hanno cercato invano di sottrarre il loro congiunto alle furie dei teppisti, riuscendo solo a ricevere anche loro calci e strattoni, mentre il branco incoraggiava il proprio capo e i partecipanti con urla del tipo ''uccidilo sto negro, ammazzalo''. Stesso trattamento per i suoi fratelli che hanno dovuto subire offese di ogni sorta ''puttana negra torna al tuo paese, sporco negro lurido''.
fonte: Adnkronos
mercoledì 29 ottobre 2008
Roma, aggressione razzista al prenestino: Polizia denuncia due minori
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