perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


martedì 7 ottobre 2008

Imperia: agente accusato di violenza e razzismo

Un agente della polizia stradale è a giudizio, accusato nientemeno che di razzismo, violenza, lesioni e violazione di domicilio. Un caso venuto a galla in tribunale, in un momento in cui in Italia gli episodi di intolleranza sono al centro della cronaca e dello scontro politico. La grave imputazione - che se trasformata in condanna definitiva potrebbe costare la carriera al poliziotto (componente della “Stradale” di Imperia) - risale al 17 giugno del 2007, ed è giunta al cospetto del tribunale perchè sin dall’inizio è stata contestata dall’imputato.

Alla sbarra Ivo Diminissini, 36 anni, originario di Parma, ma da anni in servizio a Imperia dove abita in via Littardi, non distante dal comando. (...) Era una domenica mattina. Diminissini, reduce da una delle nottate di controlli sulle strade, soprattutto ai veicoli condotti dai giovani del “sabato sera”, si trovava in casa, fuori dal servizio, per riposare. Al piano soprastante invece nessuno pare avesse intenzione di riposare. Anzi Tabaku stava eseguendo lavori di ristrutturazione nella sua abitazione dove viveva con i familiari. Con un martello stava battendo, a quanto pare, provocando frastuoni, sul muro di una delle camere. L’agente Diminissini, assieme alla sua compagna, risvegliato da quel rumore, innervosito, avrebbe risalito le scale e dopo aver suonato al campanello di Tabaku, avrebbe avvisato l’uomo che non era possibile riposare e che quei lavori, la domenica mattina, non sono affatto opportuni.

Secondo il poliziotto la discussione, fattasi anche animata per via delle resistenze di Tabaku (del tipo, non mi disturbi, in casa faccio quel che voglio), si sarebbe conclusa sull’uscio, senza alcuna degenerazione. Secondo il cittadino di origine turca, invece, Diminissini avrebbe prima offeso l’uomo (”Io vi faccio mandare tutti fuori dall’Italia”) proferendo frasi che richiamano la discriminazione razziale, poi avrebbe violato la proprietà privata e infine si sarebbe scagliato al collo della vittima. Bujar Tabaku è forte di un certificato medico con prognosi di 15 giorni, rilasciato dal pronto soccorso dell’ospedale di Imperia dove la parte offesa si sarebbe presentato la sera di domenica. In assenza di lesioni evidenti cita una asserita distorsione al rachide cervicale.

fonte: il Secolo XIX

0 commenti: