«I lettori dei maggiori quotidiani italiani non hanno conosciuto la realtà dei fatti». «Gli studenti di Step1 hanno fatto quello che avrebbero dovuto fare i giornalisti più anziani ed esperti». Nel maggio del 2008 sulla Repubblica è apparso questo titolo: «Catania, arrestati due rom: Hanno tentato di rapire mia figlia». Secondo l’articolo, tuttora disponibile sul sito del giornale, «una coppia di rom» era stata «arrestata dalla polizia per aver tentato di rapire una bambina di tre anni nel centro commerciale Auchan di San Giuseppe La Rena a Catania». L’articolo forniva una serie di particolari su quel “tentato rapimento”. Era una vicenda sconvolgente: cosa c’è di peggio di un sequestro di bambini in un luogo pubblico? Per qualsiasi genitore è il peggiore degli incubi. Dopo quegli arresti molti rom sono stati cacciati da Catania. Poco tempo prima, vicino a Napoli, alcune persone avevano dato fuoco a un campo rom dopo un fatto analogo.C’è solo un piccolo problema: la storia non era vera. I giovani “rom” (che tra l’altro avevano un nome e un cognome: Viorica Zavache e Sebastian Neculau) sono stati prosciolti dal tribunale in settembre, dopo aver passato quattro mesi in carcere senza aver commesso nessun crimine. L’avvocato difensore di Zavache e di Neculau ha spiegato il loro arresto con il clima di intolleranza del tempo. Da allora la situazione non è migliorata. E ci sono forti dubbi anche sul caso di Napoli, che aveva portato all’incendio del campo rom. Stranamente l’unico quotidiano a dare il giusto spazio alla cosa è stato Il Giornale, di proprietà della famiglia Berlusconi, che ha pubblicato la notizia del proscioglimento in prima pagina.Le voci che puntano a creare un clima di panico nei confronti degli “zingari che rubano i bambini” circolavano già da anni. Fanno parte di un mito xenofobo, di uno stereotipo che si può mettere sullo stesso piano di tanti altri, che riguardano gli ebrei o altri gruppi etnici o perfino “i comunisti”.
fonte: blogfriends
martedì 28 ottobre 2008
Rom prosciolti dall'accusa di tentato rapimento
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