perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


lunedì 23 febbraio 2009

Muore una straniera italiana

Alessandra Samira Mangoud è nata e cresciuta a Roma ed è morta il 20 febbraio scorso sempre a Roma a soli 29 anni. Di origini filippine ed egiziane è morta da straniera in Italia per una legge discriminatoria nei confronti dei figli d'immigrati .
Alessandra Samira era una romana che aveva il taglio d'occhi degli asiatici, regalo della madre filippina e il colore della pelle degli egiziani dono del padre. Per chi la conosceva o la sentiva parlare Ale Samy non era straniera, solo per lo Stato era una figlia illegittima!
Non sapeva di dover richiedere la cittadinanza italiana tra i 18 e i 19 anni , come previsto dalla legge per l'acquisizione della cittadinanza italiana per i figli di immigrati extracomunitari, di consegenza è rimasta cittadina straniera in un Paese a lei non affatto straniero visto che era l'unico dove avesse mai vissuto.
Problemi di salute conditi con la stanchezza di troppe spiegazioni e perdite le hanno affaticato il cuore.
E' cosi che un frammento dell'Italia se è andato senza una cittadinanza reale, mentre lei quella cittadinanza la voleva, per cuore e per ragione. Per Samira quel pezzo di carta era la sua unica vera carta d' identità ed era anche quell' "amore non corrisposto" che nel concreto le aveva portato via prima le sue certezze e poi un lavoro presso un ente pubblico. Un legame con l'Italia il suo, legato al vissuto e non al sangue; quello di una ragazza come noi, tante seconde generazioni, che il sangue preferiscono lasciarlo dove deve stare: nelle vene, perchè trovano solo nello luogo in cui nascono e crescono il proprio Paese.
L'Italia non si è presa la responsabilità di riconoscere la nostra amica e questo solo perchè i suoi genitori erano diversi. Il nostro Paese non pensa a dove fosse nata o morta, pensa solo all'immigrazione clandestina, quasi mai riflette su una Samira e sul perchè è una mancata italiana. Dimentica.
Samira adesso ha due date, che incorniciano il suo percorso e che testimoniano il fatto che era "una romana de Roma" .Questo avviene contro ogni legge tardiva e cieca che considera ancora stranieri i figli d'immigrati nati e cresciuti in Italia per paura di macchiarsi lo stivale. Avviene grazie alla globalizzazione, di cui Samira e noi siamo l'esempio concreto e che appare essere la nostra nuova madre, se non altro perchè ci da voce anche se mamma Italia non risponde.
Per fortuna Samira avevi e hai tanti amici, tra questi anche alcuni come te e per questo non devi preoccuparti se "Fratelli d'Italia" di Mameli non sarà ancora per un po' la tua canzone.
Per noi e per tutti quelli che ti hanno conosciuto lo sei per spiritio anche forse più di altri. Peccato che L'Italia non ti abbia conosciuta a dovere, saresti stata una delle sue figlie preferite! Eri quella che s'incavolava per le partite perse della Roma, che era arrabbiatissima quando le chiedevano: "di dove sei"? Glielo diremo noi Sam, ci proveremo come sempre.
Alessandra Samira ha perso la cittadinanza, il lavoro e oggi anche la vita.
L'Italia, suo genitore, qualcosa le poteva dare: il suo nome.

fonte: Rete G2

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