perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


venerdì 13 febbraio 2009

Milano: indagati due psicologi e un assistente sociale per aver sottratto i figli

Due psicologi e un assistente sociale sono indagati a Milano: avrebbero creato un grosso shock ad un bambino di 13 anni, allontanandolo senza motivo dai genitori.
Tutto nasce il 14 marzo scorso, quando a Basiglio, in provincia di Milano, giungono gli assistenti sociali. Interrompono la festa che si sta svolgendo per il compleanno del bambino e lo portano via, insieme alla sorellina, per metterli in due diverse case protette. Alla base, un disegno attribuito alla bambina - che ha 9 anni - fatto a scuola in cui si vede una bambina accovacciata su un ragazzo e la frase "XXXXXX (il nome della bambina, ndr) tutte le domeniche fa sesso con suo fratello per 10 euro". Disegno la cui autenticità è stata negata sia dalla madre, che ha testimoniato che quella grafia non è della figlia; sia dalla bambina stessa, che ha detto che ad aver fatto il disegno è stata la compagna, perchè lei viene presa di mira dalle compagne, sia per il fatto di avere i denti sporgenti, sia per il fatto di essere più povera delle sue compagne, sia per il fatto di essere meridionale. Inoltre ha detto di essersi lamentata con le insegnanti, che però non hanno mosso un dito per aiutarla. Fatto sta che dopo due mesi e numerosi ricorsi legali, i bambini tornarono a casa e la Procura di Milano ha avviato una inchiesta, per verificare chi aveva sbagliato. E alla fine ha individuato responsabilità, sulla base di una perizia, verso psicologi ed assistente sociale, colpevoli di aver traumatizzato il bambino, da una parte strappandolo bruscamente sia ai genitori che alla sorella; dall'altro per aver cercato, nei due mesi in cui è stato nella casa protetta, di fare pressioni affinchè accusasse i suoi genitori.
Una squallida storia, che dimostra come il razzismo al nord esista ancora e sia sempre più forte, anche nelle istituzioni e anche nei confronti dei cittadini del Sud Italia.

fonte: JulieNews

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