perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


domenica 15 febbraio 2009

Roma: Aggredito commerciante bengalese. Razzismo? No, concorrenza

Un altro grave episodio di razzismo è accaduto ieri nel quartiere multietnico di Roma Esquilino. Un gruppo di italiani, al grido di “Nero devi chiudere l'attività", ha aggredito un ragazzo bengalese. Prima gli insulti, poi i pugni, infine la bottigliata in testa.
A capeggiare la spedizione punitiva è stato il titolare italiano di un bar di via Giolitti (“ La Capitale ”), stessa strada dove si affaccia il negozio dello zio della vittima, un internet point con annessa rivendita di alimentari.
In base agli accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine, sembra che l’aggressione sia stata determinata dal fatto che il negozio del bengalese vendesse le bibite ad un prezzo inferiore rispetto al bar “ La Capitale ”.

Ci troviamo dunque al cospetto di una banale scaramuccia tra gestori o di un’aggressione razzista? La Polizia non ha avuto dubbi nel bollare l’episodio come una semplice questione di “concorrenza”.
Ancora una volta, dunque, le autorità minimizzano. La violenza contro l’extracomunitario ha sempre un movente “privato”: donne contese, parole di troppo, portafogli rubati, liti tra spacciatori. Tutto purché non si parli di razzismo. Forse perché si ha paura di screditare l’immagine del Bel Paese? beng1.jpgO forse perché non si vuole ammettere che ad incitare alla xenofobia sono anche certi atteggiamenti di alcuni esponenti del Governo italiano?

Ed intanto un rapporto presentato il mese scorso dalla Commissione Libertà Pubblica del Parlamento europeo ci dice che in Italia vi è una situazione “senza precedenti”: aumentano gli episodi di xenofobia e razzismo; “mezzi di comunicazione” e “dibattito pubblico” tendono “ad esasperare, invece che placare, le tensioni esistenti nella società".
Ma le autorità italiane non sentono ragioni. Quella di ieri è stata solo una piccola zuffa tra gestori. Il bengalese è stato medicato all'ospedale e poi dimesso, il proprietario del bar è stato denunciato per lesioni. Questione chiusa.
Si tralasciano però gli insulti razzisti pronunciati prima, durante e dopo il pestaggio.
Si dimenticano le numerose aggressioni a cittadini extracomunitari che stanno avendo luogo in Italia negli ultimi mesi. Come quella avvenuta una decina di giorni fa a Nettuno, alle porte di Roma, dove un gruppo di italiani ha dato fuoco ad un indiano che dormiva, ora in fin di vita al Centro grandi ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio.

fonte: iniziativa

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