perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


lunedì 10 novembre 2008

Sofya, una storia che non vale un Tg

Di Sofya Smirnova, 37 anni, ucraina, arrivata in Italia con regolare passaporto e uccisa da un pirata della strada la notte tra il 5 e il 6 novembre sulla statale di Pomigliano d'Arco, alle porte di Napoli, non ha parlato nessuno o quasi.
Colpa di quella maledetta data, dirà qualcuno: il destino ha scelto di farla morire la stessa notte in cui un'altra donna, di 27 anni, ma italiana, e' stata scippata e strattonata da due adolescenti a Napoli. A pochi chilometri, cioè, dal luogo in cui Sofya veniva travolta da un'auto che non si e' mai trovata.

Francesca, per fortuna, non e' morta: e' finita in coma, pero', e solo dopo 24 ore ne e' uscita. I suoi scippatori sono stati acciuffati subito. Anche grazie alle testimonianze della gente, che stavolta nella centralissima piazza Dante ha parlato, eccome.

Colpa forse anche di un'altra beffa che il destino ha giocato a Sofya: qualche ora dopo la sua morte un giovane Rom di origine croata ha travolto con la sua Bmw 13 persone che aspettavano l'autobus ad una fermata di Acilia, alla periferia di Roma. Tre sono risultate subito gravissime. Per fortuna anche in quest'ultimo caso nessuno e' morto.
Risultato? Per Sofya non c'era davvero spazio. L'immagine del suo corpo coperto da un lenzuolo sul ciglio della strada e' apparsa nelle edizioni dei Tg delle 13 (e neanche di tutti). Il Tg3 ad esempio le ha dedicato solo una "macchia", come si dice in gergo, ovvero una notizia breve letta da studio, con le immagini che scorrevano. Non un servizio vero e proprio. Ma già nei tg della sera di Sofya non c'era più traccia.

Peggio, molto peggio, e' andata con la carta stampata. Nessun quotidiano nazionale (almeno nessuno dei principali) le ha dedicato una riga. Semplicemente la morte di Sofya, causata da un pirata della strada presumibilmente italiano, per i giornali non e' avvenuta. Meglio, non e' una notizia. A Francesca, uscita dal coma, sono state giustamente dedicate aperture di pagina e altrettanto al Rom di origine croata che ha investito 13 persone.
E allora e' inutile negare: nella trappola ci siamo caduti tutti, proprio tutti. Nella trappola del luogo comune, del razzismo strisciante, della disattenzione, dei due pesi e delle due misure. E il teorema e' diventato regola: Sofya ucraina, uccisa da un pirata (forse italiano) non vale quanto le 13 persone ferite da un Rom croato. Ne' quanto Francesca finita in coma dopo uno scippo. Tutto italiano, stavolta.

fonte: Articolo 21

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