perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


mercoledì 4 novembre 2009

Picchiano a sangue un bengalese identificati e indagati 5 minorenni

«Bastardi, andate via da qui». Stavano chiacchierando seduti sulla panchina di un parco in via Lilloni, a San Giorgio di Acilia, quando ad un tratto, domenica verso le 19, quattro cittadini del Bangladesh sono stati accerchiati e picchiati da un gruppo di una decina di persone, tutti ragazzi attorno ai diciott'anni, che inizialmente li avevano avvicinati per apostrofarli con frasi razziste del tenore di «Siete tutti negri».

Tre dei bengalesi sono riusciti a scappare, mentre un quarto, di 29 anni, è stato malmenato con calci e pugni. Medicato più tardi al pronto soccorso del Grassi di Ostia, è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni per una frattura al setto nasale.

PESTAGGIO PREMEDITATO - Secondo il racconto che l’extracomunitario ha fatto ai carabinieri, si è trattato di un’azione premeditata, un vero e proprio agguato. Uno degli aggressori si sarebbe avvicinato, spalleggiato da un gruppetto di tre o quattro persone, con un pretesto, quello di chiedere una sigaretta. Nello stesso momento, da dietro, sono spuntati altri cinque o sei ragazzi. Tutti si sono avvicinanti minacciosamente al quartetto di asiatici.
I tre di questi che sono riusciti a scappare hanno avvertito una gazzella del 112. Ma quando i militari sono arrivati sul posto dell’aggressione non c’era più nessuno, salvo il quarto bengalese subito soccorso e portato in ospedale. Gli investigatori hanno identificato una trentina di persone fermate nei pressi del parco. La posizione di 5 di queste, tutti minorenni, è «al vaglio». In giornata le loro foto verranno mostrate ai quattro aggrediti per un eventuale riconoscimento.

fonte: L'altra notizia

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