Tre aggressioni in soli dieci giorni. Tutte a Ostia. La matrice sempre la stessa: il razzismo. Prima il giovane giornalista preso a calci e pugni perché ritenuto gay a causa dell'abbigliamento «stravagante». Poi il ragazzo di origini bielorusse, figlio adottivo di uan famiglia di medici italiani, assalito sul pontile di Ostia da un gruppo di adolescenti nel tentativo di difendere il fratello dalle provocazioni del «branco». Infine il bengalese di 29 anni accerchiato e picchiato sempre da una banda di ragazzini, domenica sera ad Acilia. Il giovane bengalese si trovava su una panchina nel parco di via Lilloni con altri tre connazionali, quando sono arrivati dei ragazzini che hanno iniziato a inveire con insulti razzisti. I tre sono riusciti a scappare mentre il bengalese è stato aggredito: naso rotto e 15 giorni di prognosi. I sospetti dei carabinieri si starebbero concentrando su cinque minorenni, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.
fonte: Il Tempo
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giovedì 5 novembre 2009
Escalation di raid xenofobi sul lido di Ostia
Etichette: bangladesh, biellorussia, pestaggio, roma
Pubblicato da AdminK alle 16:56
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