Fortuna che ai tempi del colera e del terremoto i computer non erano ancora entrati nelle abitudini quotidiane degli italiani. Ora che invece più di mezzo mondo è collegato tramite reti web, anche il proverbiale razzismo contro i “terroni” imperversa on line. “Vai e ammazzali tutti” è l’esplicito invito di Luca Gava, fondatore del gruppo “fan” dell’influenza A che in questi giorni sta facendo vittime particolarmente in Campania.
RAZZISMO E LUOGHI COMUNI – Il gruppo conta fino ad ora 30 iscritti. È infarcito di luoghi comuni sui napoletani, dal colera, al terremoto, alla scarsa igiene, alla “monnezza”. Certo, non siamo di fronte ad un caso raro. Da Facebook a YouTube, il web è strapieno di reciproci insulti fra “polentoni” e “terroni”, con particolare veemenza quando l’oggetto del contendere è una partita di calcio o un evento infausto, come il suddetto virus H1/N1. Indicare ogni gruppo che inneggia all’eliminazione fisica dei napoletani è impresa non da poco, ai limiti dell’impossibile. Dallo tsunami al terremoto fino al Vesuvio, di cui molti non esitano a definirsi fan sfegatati per la “provvidenziale” opera di distruzione che causerebbe in caso di eruttazione.
fonte: Campania su Web
giovedì 5 novembre 2009
Facebook fra razzismo e influenza A
Etichette: internet, napoli, sud italia
Pubblicato da AdminK alle 16:58
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