Oggi la Lega nord patavina ha rilanciato la proposta di «applicare di una percentuale omogenea di alunni stranieri per classe» e di abolire i «bacini di residenza» per l'iscrizione dei bambini alle scuole dell'obbligo. L'iniziativa, di cui da conto il Mattino di Padova di oggi, fa esplicito riferimento ad una «polemica» di qualche giorno fa che riguardava due scuole della periferia padovana, l'elementare Giovanni XXIII e la media Pacinotti. La settimana scorsa sempre il Mattino riportava con evidenza il titolo: «50% di alunni stranieri, la rivolta dei genitori padovani». «Di quale rivolta si trattasse lo sa solo la giornalista - commentano, masticando amaro, gli insegnanti della scuola elementare Giovanni XXIII - visto che il giorno prima in consiglio di interclasse i rappresentanti dei genitori si erano espressi in modo positivo nei confronti della scuola e anzi avevano proposto delle iniziative utili a valorizzarne promuoverne le attività (castagnata, mercatino di Natale, risistemazione del giardino, ecc.)».
Evidentemente, lo desumiamo anche da verifiche fatte sul campo, una polemica tutta «mediatica», frutto della particolare visione che impera nella redazione del Mattino: l'immigrazione è un «problema», i figli degli immigrati un «peso», la convivenza, quando va bene, è «problematica». Una visione che impedisce di vedere delle cose [e ne fa vedere delle altre, magari senza verificarle]: la quotidiana accoglienza, il rispetto reciproco, la collettiva ricerca della convivenza. Una realtà che è evidente a chiunque abbia solo sbirciato tra le aule delle scuole, malgrado i terribili problemi che la scuola sta vivendo. Indagare questa realtà - ambivalente e complicata e non comprensibile per chi cerca facili slogan - fa del mestiere del giornalista una bella cosa, perfino utile. Così invece ci si riduce a tirare la volata alla Lega che costruisce campagna d'odio, la sua specialità, basandosi su titoli, diciamo così, azzardati. «Voi non fate altro che costruire muri tra le persone - scrivono le insegnanti della Giovanni XXIII, rivolgendosi alla redazione del Mattino -, etichettandole e dividendole, sperando in qualche avvenimento spaventoso per potervi immergere le vostre penne sordide. Vogliamo dire a voi chiaro e tondo basta, almeno noi che con durezza e tenerezza giorno per giorno lavoriamo per l’integrazione, ricevendo da questa esperienza un senso vero della vita e uno scopo alto di umanità». Ci sarebbe da meditare, tra uno strillo e l'altro.
fonte: Carte Estnord
venerdì 20 novembre 2009
Le Lega, la stampa, il razzismo e la menzogna
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