Li chiamano invisibili, perchè sono clandestini senza documenti della cui esistenza pochi sanno e pochi vogliono sapere. Ma sono invisibili anche fisicamente, almeno di notte, quando percorrono senza luci - a piedi o in bicicletta - le strade dell'Agro Pontino, nelle cui serre lavorano. Così invisibili da morire investiti da un'auto o un camion, come è accaduto, venerdì 20 novembre ad uno di loro. Si chiamava Jaswinder Singh, aveva 40 anni ed era originario del Punjab.
L'ennesimo incidente con un ciclista travoltoFANTASMI SU DUE RUOTE - Jaswinder è uno dei «fantasmi» che vivono nella vasta pianura della bonifica a sud di Roma, in quella fertile pianura di Latina che è il grande orto del centro Italia: verdure, kiwi, fiori. Si calcola siano circa 7000 i braccianti indiani che lavorano - con o senza permesso di soggiorno - nella provincia di Latina.
Jaswinder Singh, citadino indiano, è morto sulla statale Pontina venerdì sera, investito tra Sabaudia e Terracina. La dinamica è sempre la stessa: tornava a casa in sella alla bicicletta, senza luci, senza alcun segnale luminoso, senza documenti indosso. E adesso c'è chi chiede controlli sulle strade.
I dati ufficiali della Polizia stradale parlano di tre morti nel 2009 e due feriti gravi tra la comunità di braccianti impiegata nelle campagne tra Latina, Sabaudia e Terracina. Ma questi numeri non rendono l’idea dell’effettiva emergenza e pericolosità del fenomeno degli incidenti causato da ciclisti che ogni sera tornano presso i loro giacigli senza uno straccio di fanale. Di incidenti ce ne sono ogni giorno, ma sfuggono alle statistiche (si stima possano essere tre volte più dei numeri ufficiali) così come la reale consistenza della comunità sikh che abita in provincia di Latina.
fonte: Corriere della Sera
domenica 22 novembre 2009
Latina, strage dei braccianti fantasma indiani senza luci travolti sulle strade
Etichette: clandestino, india, latina, morte
Pubblicato da AdminK alle 16:29
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