Ora che altre notizie hanno preso la prima pagina torno sull’attenato razzista che ha distrutto la lavanderia (non ancora aperta) di una famglia cingalese. Ci torno perchè è sintomatico del clima che si vive oggi in Italia. L’odio razziale è sempre più diffuso ed anche qui nella tranquilla Como cominciamo ad averne le avvisaglie. C’è da preoccuparsi? Si, assolutamente si. Non tanto per l’attentato in sè stesso ma per il clima d’odio che ormai serpeggia da nord a sud nel nostro Paese.
Più o meno un anno e mezzo fa nella sostanziale indifferenza della società civile lombarda un assessore regionale leghista disse che gli omosessuali andavano messi alla garrota; a parte i diretti interessati quasi nessuno protestò. La storia però come si sa si ripete ed ecco che pochi giorni or sono un consigliere regionale anch’esso leghista, Stefano Galli, si dichiara contrario all’esclusione dell’omosessualità dalle malattie mentali. Fra i due episodi però c’è una piccola differenza, all’epoca del primo episodio al governo c’era Prodi e l’assessore si scusò, oggi al governo ci sono Berlusconi e la Lega e a quanto mi risulta Stefano Galli non si è ancora scusato.
fonte: Como
domenica 18 gennaio 2009
Lavanderia cingalese incendiata a Como
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