perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


domenica 13 dicembre 2009

Il «bavaglio» alle associazioni divide le coscienze a Trenzano

Nervi tesi, momenti di tensione, sala consiliare stipata in ogni ordine di posto e telecamere di «Annozero» puntate sull'approvazione della mozione anti-moschee che ha portato alla ribalta nazionale Trenzano.
LA SENSAZIONE che l'ordinanza firmata dal primo cittadino Andrea Bianchi per mettere il «bavaglio» al centro culturale islamico, potessero trasformarsi in un caso nazionale, un «White Christmas» bis, c'era fin dalla vigilia del consiglio comunale di ieri. La certezza, però, la si è avuta solo poco prima dell'inizio della seduta, quando gli operatori della Rai hanno preso posto tra il folto pubblico di cittadini trenzanesi, semplici curiosi e un nutrito drappello di iscritti all'associazione islamica finita nel mirino della Giunta. Il Comune ha imposto al circolo, attraverso una chiacchieratissima ordinanza, di tenere le proprie riunioni tassativamente in lingua italiana. Il caso Trenzano è cominciato così, sabato scorso, per poi sfociare di recente nella mozione anti-moschee presentata dal centrodestra compatto, nella convocazione del consiglio comunale straordinario e nell'approvazione (10 voti a favore e 4 contrari) del documento cofirmato da Lega Nord e Pdl.
Documento nel quale si legge, tra le altre cose: «considerata la natura di moltissimi centri islamici che diventano nido di pericolosi terroristi e preso atto dell'oggettivo rifiuto dei musulmani all'integrazione, si chiede che il sindaco, la giunta e il consiglio facciano tutto il possibile per negare ogni tipo di autorizzazione e ogni possibilità di apertura sul territorio comunale di centri culturali islamici o moschea».

fonte: Bresciaoggi

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho visto il servizio ad Annozero...non sapevo se ridere o piangere...propenderei più per la seconda. Non userei mezzi termini per definire quello che è purtroppo un episodio di puro razzismo. Vivendo a Bergamo conosco bene purtroppo questa mentalità, fossilizzata al medioevo, dove lo straniero è straniero e lo sarà sempre. Lo straniero porta criminalità, porta malattie, porta via posti di lavoro, fa sparire le nostre tradizioni sostituendole con le loro...ecc. ecc. chi più ne ha più ne metta.
Una mentalità chiusa al paesello e niente più. Una mentalità che impedisce a priori qualsiasi forma di integrazione.
Una normale moschea, cioè un luogo di preghiera musulmano, viene considerata una scuola di terrorismo...non credo sarà facile far capire a queste persone che fin quando non ci si aprirà al prossimo, condividendo quelle che sono le nostre tradizioni e religioni con le loro, non potremo mai convivere. Il condividere non vuol dire sostituirle alle nostre, ma permettere che in una comunità ognuno possa svolgere le sue attività, anche religiose, nei propri spazi, nel caso specifico una moschea o una chiesa cattolica.
Mi viene in mente una frase scritta su un muro a Bergamo, che leggevo ogni mattina vicino alla mia scuola.
CON L'INTOLLERANZA IN TESTA L'IGNORANZA SI MANIFESTA.

Ieri sera non so perchè...ma il mio pensiero è tornato a quella frase.

Francesco.