A Catania, verso settembre c'erano 600 domande di gratuito patrocinio bloccate. Non c'è una motivazione espressa. Non viene scritta. Io ho avuto i primi provvedimenti sono stati accolti solo alcuni giorni fa, ma siamo stati per oltre un anno in assenza di provvedimenti. Il Consiglio dell'Ordine di Catania, a differenza di quanto avviene in altre città d'Italia, non comunica niente. Siamo costretti a fare la fila per sentirci dire, verbalmente: la pratica è sospesa perchè manca il documento d'identità. Noi alleghiamo alla pratica l'attestato nominativo della Questura che certifica che il ricorrente ha presentato la domanda d'asilo. Ma l'attestato per legge non equivale a un documento d'identità. Per questo l'Ordine dice: la domanda non è valida, perchè la dichiarazione di non possedere reddito, requisito per la richiesta del gratuito patrocinio, deve essere corredata di documento di riconoscimento. Questo accade a voce, senza nessuna delibera del consiglio. Questo ha sospeso i provvedimenti per mesi, fino a qualche giorno fa. Ma i passaporti queste persone non possono averli, né possono chiederli. Anche per i permessi di soggiorno si crea un problema: alcune Questure li concedono, altre no. Nei giorni immediatamente successivi alla domanda la Questura dovrebbe rilasciare un attestato nominativo, in attesa del permesso di soggiorno per richiesta asilo, che dovrebbe essere rilasciato entro 30 giorni. Ma spesso questo non accade, e questa è una cosa assurda. Così come nelle Questure non c'è una direttiva, un orientamento per queste faccende, così anche al Consiglio dell'Ordine: lo stesso richiedente asilo, con due domande distinte, una per fare ricorso al Tribunale dei minori e l'altra per il ricorso all'asilo. Una l'ammettono, l'altra no.
Così, arbitrariamente...
Senza logica.
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martedì 15 dicembre 2009
A Catania bloccate per mesi centinaia di domande di rifugiati
Etichette: catania, rifugiati politici, tribunale
Pubblicato da AdminK alle 12:28
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