Il mondo del volontariato cittadino scende in piazza per solidarietà a Osama Sayed, il presidente dell’Associazione culturale araba “Badr” che nei giorni scorsi si è visto chiudere la porta in faccia dall’amministrazione comunale.
Motivo del contendere? La richiesta di utilizzo gratuito per domenica prossima della Sala Pertini fatta da Sayed, che da una vita vive in città ed è anche presidente della Consulta locale delle associazioni, per celebrare la tradizionale Festa del Sacrificio Aid Al Adha e per organizzare, nell’occasione, un pranzo per gli anziani non autosufficienti della città. Secco il «no» dell’assessore ai Servizi Sociali leghista Maria Angela Bellini che con una mail inviata a Sayed ha motivato il suo rifiuto definendo una manifestazione di questo tipo «ghettizzante, perché non verte al beneficio di tutti ma solo di una ridotta comunità. Eventi come questo, seppur lodevoli, dovrebbero svolgersi in contesti privati non di proprietà comunale. Per questo esprimo parere sfavorevole a un’eventuale richiesta di un utilizzo oneroso della sala polifunzionale».
Immediata la replica di Sayed, che ha chiesto la cancellazione della sua associazione dall’albo cittadino, e dei partiti d’opposizione, oltre che dei portavoce del volontariato peschierese.
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Solidali con l’associazione Badr anche l’Aido, l’Arci Isola che non c’è, l’Associazione culturale Bachelet, l’Auser, la Caritas, la Fiab, il Comitato permanente per la pace, la Consulta delle associazioni sportive di Peschiera, la Tribù, la Pro Loco e la sezione locale di Slow Food che per domenica 29 novembre hanno chiesto pubblicamente l’utilizzo della sala Pertini e saranno alle 16 in piazza Paolo VI per manifestare la vicinanza a Sayed, «ribadendo il ruolo importante che la vita associativa svolge in città e che l’atteggiamento di chiusura dimostrato dal giunta è controproducente».
fonte: Ediesse
mercoledì 2 dicembre 2009
Il “no” leghista a Sayed mobilita il volontariato
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