“Forse è vero che il carcere di Teramo, come scrive oggi un grande quotidiano, nasconde dei “misteri”. Non sappiamo, ma in ogni caso è certo che a Teramo si è verificato l’ennesimo caso di “abbandono terapeutico”, se è vero che un detenuto nigeriano, Uzoma Emeka, sentitosi male alle 8.30 è stato ricoverato in ospedale quasi cinque ore dopo. Ora, va da sé, si parla di “morte per cause naturali”: ma sappiamo che oltre il 50% dei decessi in cella è classificato come dovuto a “cause da accertare”. Autolesionismo, abusi, morti improvvise, overdose presentate come suicidi, suicidi presentati come overdose, mancato aiuto, assistenza negata, è un vero e proprio regime di omissione di soccorso quello che governa il sistema penitenziario italiano. Sullo sfondo di questo tragico avvenimento, l’ultimo di una lunga teoria di morti o inspiegate o sospette, c’è la vicenda del “negro ha visto tutto”, del “massacro” involontariamente confessato, dei testimoni che esitano a parlare. Forse non ci sono “misteri” nel carcere di Teramo, ma certamente c’è un bubbone che va eliminato.”
fonte: A buon diritto
martedì 22 dicembre 2009
Carcere di Teramo, muore il «negro» Il detenuto testimone del pestaggio
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