perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


martedì 1 dicembre 2009

Interpreti sfruttati. In Tribunale

Quattro euro lordi all’ora: questo è il compenso destinato a quei professionisti al servizio della giustizia. Un articolo per “Tu Inviato”

giudiceUn ventesimo di quanto ricevono in Olanda e un sesto, addirittura, del compenso in Albania: ecco il compenso degli interpreti nei tribunali o nelle procure del nostro sfortunato Paese, ecco l’ennesimo esempio di mal funzionamento della giustizia italiana.

Ma chi sono e che funzione hanno queste persone? I dati ci arrivano direttamente da loro, dall’Associazione che hanno fondato a Milano. Nel capoluogo lombardo sono circa una sessantina, provenienti da Paesi diversi ma con una ottima conoscenza della nostra lingua, una preparazione superiore, a volte laureati, molti ormai in possesso della cittadinanza italiana.

Per le capire loro funzioni basta riportare alcune righe di un loro documento: “(…) è inoltre significativo ricordare che le consulenze in questione riguardano indagini relative a narcotraffico, ed altri reati di massima pericolosità”.

Da questo si capisce ruolo e importanza che ricoprono: operazioni di intercettazione che durano ore e ore, magari intere giornate, comprese le notti. Un confronto duro, difficile, con i clan più agguerriti della criminalità internazionale presente sul territorio italiano.

Ci mettono la faccia, firmando i verbali, deponendo ai processi. Devono fare molta attenzione pure nelle comunità di appartenenza. Minacce ci sono già state e anche atti intimidatori, come a Bologna dove a un interprete rom è stata bruciata la roulotte. E lo Stato li ripaga con quattro euro lorde all’ora. Ma neppure questo è vero perché i compensi non arrivano regolarmente, anzi molti di loro stanno aspettando il saldo delle competenze 2008 a cui si vanno ad aggiungere molte delle competenze 2009 non ancora pagate.

“Sembra assurdo, ma è tutto vero. Pure le grandi compagnie telefoniche erano in forte credito, ma hanno fatto la voce grossa minacciato di interrompere il servizio e sono state pagate. Noi invece siamo trattati come lavoratori di serie b, anche come cittadini di serie b. Non ho problemi a pensare che ci sia anche un po’ di razzismo, dopotutto per loro rimaniamo stranieri”, spiega una delle traduttrici che chiede di rimanere anonima.

Difficile lavorare in queste situazione e difficile anche protestare visto i problemi di sicurezza personali dei traduttori. E allora ecco la fuga dei professionisti e l’arrivo di persone senza professionalità, senza una perfetta conoscenza della lingua. Gli esempi sono tanti. Una laureata cittadina italiana è stata sostituita in un’indagine da una studentessa, bionda carina e in minigonna, con permesso di soggiorno scaduto da 4. In quell’occasione intervenne il magistrato. Ma in altre purtroppo no.

fonte: Inviato Speciale

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