perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


martedì 1 dicembre 2009

Casoria, bambolotto di colore infilzato intimidazione razzista al museo

Un bambolotto di colore, alto circa un metro, senza abiti, infilzato come un crocifisso sulle sbarre del cancello del Cam, il Contemporary Art Museum di Casoria. E' questo lo spettacolo inquietante che si sono trovati di fronte stasera il direttore del museo Antonio Manfredi e i suoi collaboratori, arrivati per gli ultimi ritocchi all'allestimento della grande mostra "AfriCam" dedicata all'arte contemporanea africana, che apre il 5 dicembre. Con loro c'erano anche due artisti arrivati per l'occasione per esporre i loro lavori, il ganese Narku Thompson Nii e l'egiziano Mohamed Alaa, che sono rimati impressionati.

"E' stato un chiaro gesto intimidatorio ma certo noi non ci scoraggiamo e andiamo avanti - dice Manfredi, che è andato subito dai carabinieri - Non a caso oggi è uscito l'annuncio della mostra sul giornale locale di Casoria. E' stato un gesto di razzismo vero e proprio. E' stato comunque uno shock, perché è vero che noi siamo abituati come museo a Casoria a stare sempre in lotta per sopravvivere, ma nell'arte non ci aspetteremmo mai azioni di questo tipo che testimoniano una volontà razzista. Nell'arte non pensiamo mai alle ghettizzazioni, noi vogliamo stare al di sopra di queste diversità. L'obiettivo della mostra infatti è di mostrare che anche in situazioni di difficoltà la cultura vince, permane e dà la forza per andare avanti. Tutte le opere in mostra vogliono raccontare che l'Africa non è solo fatta di immigrati disperati, ma ci sono anche artisti e intellettuali. Che magari fanno sculture con la carta riciclata dalla spazzatura, o che lavorano in atelier-baracche. Ma portano colori straordinari in posti fatti di nulla e cenere. L'arte dell'Africa aiuta l'immagine dell'Africa".

Dalla periferia del mondo alla periferia di Napoli. A dar fastidio, forse, la mobilitazione di associazioni e comunità di immigrati e rifugiati africani che il Cam ha attivato. Dall'associazione dei Rifugiati di Napoli, a Ltm Laici Terzo Mondo O.N.G. di cooperazione internazionale, l'Ufficio Diocesano Migrantes, la Comunità di S. Egidio, Medici senza Frontiere, l'Uffico Immigrati della Cgil, il Centro Sociale Autogestito "EX-Canapificio", l'associazione Terra Buona Onlus (con la quale gli artisti Narku Thompson Nii e Mohamed Alaa parteciperanno domani mattina a un laboratorio di pittura creativa e una tavola rotonda con gli studenti delle scuole del territorio dell'area a Nord di Napoli).

fonte: Repubblica

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