E' caccia al nero per le strade di Rosarno. La polizia deve difendere gli immigrati di colore dalla rabbia e dalla violenza dei rosarnesi, scesi in strada per 'farsi giustizia' dopo che ieri, in risposta al ferimento di alcuni di loro, centinaia di migranti avevano attaccato e dato alle fiamme alcune automobili. La ritorsione e' scattata nella notte e nel corso della mattinata, e pochi minuti fa la polizia si e' scontrata con i residenti. "Oggi è tutto chiuso e tutto aperto", dicono dei ragazzi rosarnesi che ad un angolo di strada fumano con i volti scuri. Le pattuglie della polizia intanto fanno la ronda nelle strade vicine ai campi per salvare i pochi immigrati che si avventurano da soli dal linciaggio tentato dai calabresi. In più occasioni, in venti, in trenta hanno provato a scagliarsi contro due o tre camminavano nelle strade intorno alla stazione.
Trecento poliziotti sono affluiti nella cittadina calabra dalle Questure di Palmi, Siderno, Gioia Tauro, Vibo Valentia. Durante gli scontri, ancora in corso mentre scriviamo, intimidazioni sono state rivolte ai giornalisti dai cittadini di Rosarno: "Non fare foto che te la passi male", e' stata la frase indirizzata al sottoscritto. "Fatti i cazzi tuoi", ha gridato al cronista un ragazzo dalla pelle più scura di alcuni dei magrebini che stanno protestando. Alcuni colleghi della Rai sono stati cacciati a sassate. La rabbia tra i rosarnesi e' stata alimentata anche dal ferimento di una donna che viaggiava con i figli e che ieri sera e' stata lievemente ferita alla testa dagli immigrati extracomunitari che hanno attaccato le automobili di passaggio lungo la Statale 18. Qui, oggi, il desiderio di vendetta dei residenti preme contro un cordone di cinquecento poliziotti, che stanno cercando di separarli dai centinaia di braccianti di colore, anche loro in piazza per gridare la loro protesta contro l'aggressione di ieri, compiuta da ignoti con un fucile ad aria compressa.
Il paese è da alcune ore off-limits. I residenti impediscono a chiunque l'accesso. Rosarno è 'chiusa per rivolta'.
fonte: Peacereporter.net
domenica 10 gennaio 2010
Rosarno, caccia al nero. Giornalisti minacciati
Etichette: immigrati, reggio calabria, stampa
Pubblicato da AdminK alle 16:34
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