"Voglio segnalare un grave episodio di discriminazione, attuato da un negoziante in Empoli, in zona stazione. Come ben visibile nelle foto allegate da qualche giorno fa bella mostra sulla porta di ingresso, tra il manifesto degli sconti e la placca che avverte della sorveglianza video dell'area un cartello, scritto a mano nero su bianco, che vieta l'ingresso nel negozio ai cinesi che non conoscono l'italiano. Il gesto ed il messaggio stesso sono talmente discriminanti da non poter avere alcuna giustificazione, tantomeno si può pensare di avviare una qualunque discussione rispetto ad un fatto tanto violento quanto pericoloso. La cosa che colpisce, poi, è che il messaggio è indirizzato, secondo logica, al gruppo dei "cinesi che non sanno parlare italiano": ora, la domanda -apparentemente banale quanto apparentemente banale appare il paradosso- immediata è: come è possibile che i tali "cinesi che non sanno parlare italiano" leggano ed intendano il contenuto del cartello stesso? A nostro avviso il messaggio può essere indirizzato solamente ad un altro tipo di destinatari, ad esempio quegli italiani che considerano migliore o maggiormente degno di visita un negozio che rifiuta apertamente gli stranieri.
Rimaniamo in attesa di un segnale da parte dell'amministrazione e delle associazioni, nonché una risposta civile da parte di ogni cittadino offeso nella dignità dall'episodio".
fonte: Peacereporter
mercoledì 20 gennaio 2010
Empoli, cartello razzista contro i cinesi in un negozio
Etichette: cina, discriminazione, empoli
Pubblicato da AdminK alle 00:54
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