perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


giovedì 14 gennaio 2010

Milano come Rosarno: immigrati tra i topi a due chilometri dal centro

“Dietro al cancello spalancato su piazzale Lodi si cela un’area di degrado e desolazione. Tende e rifugi improvvisati, ex-uffici delle Ferrovie dello Stato trasformati in dormitori, immigrati irregolari e non, rifugiati politici, una bidonville oscurata alla vista dei cittadini ma potenzialmente pericolosa.”
Non nasconde lo sconcerto Stefano Maullu, dirigente Pdl e assessore regionale, nel suo sopralluogo questa mattina nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana dopo l'articolo apparso oggi sulle pagine milanesi de Il Giorno. Un'area trasformata da un centinaio di disperati, per lo più immigrati, in un accampamento. “La situazione è a dir poco imbarazzante per le condizioni igienico-sanitarie e di degrado in cui versano gli occupanti di quattro depositi ed ex uffici delle Ferrovie dello Stato. Un imbarazzo che cresce a dismisura se si pensa che per accedere al perimetro è sufficiente varcare il cancello aperto su viale Isonzo a pochi passi dall’ingresso della fermata Lodi della linea metropolitana 3. Basterebbe un nonnulla per strattonare una donna e portarla dietro quei muri con le peggiori intenzioni. Una situazione foriera di illegalità e insicurezza.”
Il video del sopralluogo è visibile sul sito www.maullu.it dove vi è descritto ampiamente le condizioni degli occupanti e il degrado dell’area.
"L'ex scalo di Porta Romana, secondo qualcuno, è stato scenario nel 2008 di una tra le più importanti operazioni di accoglienza e legalità dell’Amministrazione comunale - ha proseguito Maullu – ma ad oggi il panorama che si presenta è ancora grave e rasenta il paradosso. Nell’estate del 2008 era stata annunciata la messa in sicurezza di tutta l’area, per evitare che si creassero nuovi insediamenti. Evidentemente non è stato così.”
“Sarebbe bastato murare l’ingresso – ha concluso Maullu - e abbattere tutte le costruzioni presenti nel sito oltre ad una costante vigilanza. I residenti hanno ragione a lamentarsi e a temere una degenerazione dello stato dell’arte. Lo scalo ferroviario è una «zona franca» o, comunque, pericolosa. Soprattutto in contemporanea con l' aumento degli immigrati, dalle 20 in poi, molti dei quali usano la stazione come luogo di ritrovo e base logistica. Ovviamente gli immigrati, qualunque sia il loro status, non hanno diritto alcuno ad occupare questi spazi. In una logica di accoglienza deve prevalere il binomio diritti-doveri. La sicurezza e la legalità, accanto alla prevenzione delle condizioni di marginalità, non possono lasciare il passo al buonismo scriteriato o all'indifferenza. Mi attendo una rapida e definitiva soluzione per questa area dismessa.”



fonte: Maullu.it

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