perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


venerdì 8 gennaio 2010

Razzismo nel bus, autista nei guai

Razzismo in autobus, denunciato autista dell’Actt. Domenica pomeriggio sulla linea che da Treviso porta a Villorba due ragazzine di origine senegalese non avevano i soldi per pagare i bi glietti. L’autista le avrebbe offese dicendo loro che «si comportavano come zingare». A mediare, un adulto presente in bus, che avrebbe pagato il biglietto. Ieri mattina i genitori delle ragazzine si sono presentati in questura per denun ciare il fatto. Giacomo Colla don, direttore dell’Actt, promette «provvedimenti se sarà dimostrato l’episodio».

Tutto è iniziato domenica pomeriggio. Neve sulle strade, voglia di fare regali nel l’aria. Due sorelline residenti a Villorba di nove e tredici anni hanno chiesto ai genitori di poter andare in centro a Treviso per comperare qualcosa per le amichette. Mamma e papà hanno dato loro qualche euro e il permesso di prendere il bus per recarsi verso il capoluogo di Marca. Dopo qual che ora, le due sorelline hanno deciso di tornare a casa. Erano circa le ore 18 quando sono salite sulla linea 1 del l’Actt in Piazza San Leonardo.

La tredicenne si è subito comperato il biglietto a bordo. La bambina di nove anni, invece, non aveva denaro a sufficienza. Ne sarebbe nato un litigio furioso con l’autista, che ad un certo punto si sarebbe fermato di fronte all’Ippodromo di Sant’Artemio e avrebbe detto alle ragazzine che «voi zingare siete così, fate sempre le furbe», invitandole quindi a scendere in strada. Faceva buio e freddo, le due bambine erano disperate. La più grande gli avrebbe chiesto di multarla, ma di non lasciarla lì, nel nulla di smog e cemento che divide Treviso a Villorba. Ma era inutile. A quel punto si sarebbe messo in mezzo un adulto, di professione insegnante nella stessa scuola frequentata dalla 13enne. Il docente avrebbe tirato fuori quelle monetine per pagare il ticket a bordo (del valore di un euro e mezzo).

Dopo due giorni di riflessione, ieri mattina i genitori hanno deciso di presentarsi in questura per denunciare l’episodio con una querela formale. «Le mie figlie mi hanno giurato tra le lacrime che non sarebbero mai più salite su un bus, erano disperate», hanno spiegato gli immigrati agli agenti. L’Actt ieri ha verificato l’episodio, che vede per protagonista un autista-controllore da 14 anni in servizio, stimato dall’azienda. Secondo la versione fornita dall’autista al direttore Colladon, pare che il viaggio fosse iniziato in Piazza dei Signori e che la ragazzina più piccola abbia provato a non pagare il biglietto: la sorellina maggiore sosteneva in fatti che non aveva l’età per pagare (che però è di tre anni). Nessun riferimento inve ce alle offese e al tentativo di farle scendere in strada: la signora che ha dato i due euro li avrebbe infatti pagati subito. «Il giorno dopo il padre si è presentato in ufficio da noi, dicendo che avevamo offeso le sue figlie», chiude Colla don. «Sarà la magistratura a chiarire l’accaduto, se serviranno provvedimenti li prenderemo ».

fonte: Corriere della Sera

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