Tramite fax li hanno avvisati di starsene a casa perché non avrebbero più avuto un lavoro. Lunedì pomeriggio così una sessantina di dipendenti della cooperativa Cps si sono ritrovati fuori dai cancelli della Dhl, l'azienda per cui lavoravano da anni, per protestare contro la dirigenza del colosso internazionale di trasporti. Con loro anche due responsabili dei sindacati della Cub.
Al momento, però, sembra che margini per le trattative non ce ne siano e lo stabilimento di via Cuneo rimane chiuso. Il 95 per cento dei lavoratori sono stranieri, in prevalenza africani e cinesi. Tra di loro anche sei italiani. «Qui facevamo di tutto» commenta Rouag Abdelkrim, dal 1997 in forza alle tre cooperative che si sono susseguite nel lavoro. «Non solo smistamento merci e facchinaggio».
Qualcuno crede che alla base della serrata ci siano motivi diversi dalla crisi o da scelte societarie. Il 24 dicembre, infatti, sarebbe successo qualcosa tra i dipendenti e un responsabile della società che ha sede San Giuliano Milanese. Qualcosa che avrebbe portato anche a una minaccia di licenziamento e a una lettera di denuncia sulla questione sottoscritta da parte dei lavoratori ai sindacati. Ma i lavoratori aspettano ancora il Tfr e gli arretrati del fallimento della cooperativa che li aveva in carico fino allo scorso luglio.
«Circa 120mila euro» commenta Mbaye Cisse, 10 anni passati in via Cuneo. «Che ci deve la Dhl visto che in caso di mancato pagamento da parte della cooperativa è responsabile». Sui marciapiedi davanti all’azienda, oltre a carabinieri polizia locale, lunedì c’era anche un responsabile della Cps. «Abbiamo ricevuto comunicazione della disdetta del contratto da parte della Dhl questa mattina via fax» spiega Emilio Albanese. «Ancora non è stato licenziato nessuno. Speriamo di trovare una soluzione che metta tutti d’accordo».
fonte: Segrate in Folio
mercoledì 20 gennaio 2010
Dhl, licenziati tramite fax 65 immigrati
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3 commenti:
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Mi spiace per i cinesi e pochi altri... Come in tutti i posti di lavoro c'è chi produce di + rispetto ad altri. Inviterei i fotografi per documentare tutto l'arredamento, porte, etc che sono state sfasciate, per non parlare delle vaschette dell'acqua dei wc: scoperchiate per poter prendere l'acqua necessaria per un bidet-express. Vogliamo parlare dei distributori automatici?lasciamo perdere. Il bivacco estivo sui marciapiedi antistanti? Come ripeto: mi spiace per i cinesi e tutti quelli che, fino ad oggi, si sono comportati civilmente, rispettando tutti. Bloccare un servizio postale come annunciato in questo video http://www.youtube.com/watch?v=Vcs2NPqEY_M presumo che comporti delle conseguenze. Meditate gente, meditate.
Inoltre Dhl trasporta ANCHE medicinali salva-vita, consegna e ritira c/o ospedali: Sig. Montagnoli (CUB) NON deve ostacolare il lavoro di tutti quelli che operano "dietro le quinte" o far aspettare un paziente in attesa di una protesi. Chi semina pioggia raccoglierà tempesta.
SDB
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