Il ragazzo afghano di 26 anni che minacciava di buttarsi giù dall'Altare della Patria è stato convinto a scendere dal cornicione dove era rimasto per più di due ore dopo un colloquio con il presidente dell'associazione Italia-Afghanistan, Ismaili Corbanali. L'uomo aveva compiuto il gesto perché chiede asilo politico in Italia essendo stato respinto da diversi paesi. Lo aveva spiegato anche ai carabinieri e ai vigili del fuoco che sono accorsi nel pomeriggio e che avevano messo in sicurezza l'intera area e posto teloni in via dei Fori Imperiali.
«Shokur è un afghano di circa 25 anni che richiede asilo politico perché era l'autista di un comandante di una provincia vicino Kabul ed un ex militare ora ricercato dai talebani». È quanto afferma Esmaeli Qorbanali, il presidente dell'associazione Italia Afghanistan. «Tre giorni fa gli hanno incendiato la casa in Afghanistan e moglie e figli sono in mezzo alla strada. Shokur, da un paio di mesi in Italia, è stato trasferito dalla Germania su richiesta italiana per la convenzione di Dublino, ma l'Italia non gli offre la stessa accoglienza della Germania». «È la seconda volta - ha proseguito - che tenta il suicidio, ma le promesse fatte quando minaccia di buttarsi giù non vengono poi mantenute. In Italia divide una stanza con altre persone all'interno di un centro di accoglienza, ma avendo problemi seri dal punto di vista politico vorrebbe che gli venissero riconosciuti i diritti previsti dalla convenzione di Ginevra». Qorbanali ha infine raccontato che «oggi gli hanno promesso che verrà discussa presto la sua richiesta d'asilo; dopo ci auguriamo che il Comune di Roma faccia qualcosa per migliorare l'accoglienza». Intanto il ragazzo è stato accompagnato al centro Astalli, dove verranno effettuati tutti gli accertamenti sanitari. Il giovane ha anche chiesto un biglietto aereo per la Svezia.
fonte: Corriere della Sera
martedì 12 maggio 2009
un afgano di 26 anni minaccia buttarsi da 20 metri.
Etichette: afghanistan, rifugiati politici, roma
Pubblicato da AdminK alle 00:12
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