perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


giovedì 21 maggio 2009

PADOVA: Circolare anti-clandestini Bufera sulla preside

Circolare «an­ti- clandestini» nella scuola professionale Leonardo Da Vinci di Padova. La preside An­na Bottaro, la scorsa settima­na, ha raggiunto con una co­municazione nelle classi tutti gli studenti stranieri extraco­munitari di quinta superiore invitandoli a presentare entro il giorno seguente il permesso di soggiorno. «Prevediamo che la commissione per l’esa­me di Stato vi richieda il per­messo di soggiorno quindi, vi invitiamo a consegnarlo entro domani», recitava la circolare che non poco scalpore ha su­scitato. Lettera scritta dalla preside che riportava i nomi e i cognomi dei ragazzi stranieri che a giugno dovranno affron­tare l’esame di maturità, nel­l’intestazione del documento c’erano i nominativi, che sono stati citati a voce alta nelle ri­spettive classi dai docenti mentre leggevano le direttive della preside. La circolare è stato spedito in via anonima dagli stessi insegnanti del Leo­nardo Da Vinci, sbigottiti per la decisione della preside, al sindacato Cobas scuola di Pa­dova che oggi, in un incontro organizzato assieme all’asso­ciazione Razzismo Stop, rivele­rà tutti i dettagli del caso che definiscono «un grave episo­dio di discriminazione e razzi­smo».

Gli studenti stranieri han­no visto il loro nome e cogno­me scritto in bella vista sulla circolare e li hanno sentiti pro­nunciare a voce alta dai docen­ti durante le lezioni. Come se fossero dei «fuorilegge». «E se la preside avesse sco­perto che non avevano il per­messo di soggiorno, avrebbe denunciato gli studenti per­ché sono clandestini?», si in­terroga Carlo Salmaso, rappre­sentate provinciale dei Cobas scuola. L’allarme del sindaca­to e dell’associazione Razzi­smo Stop punta il dito su quel­la che potrebbe leggersi come un’azione da «preside-spia», in pieno clima del pacchetto sicurezza varato del governo, che introduce in Italia il reato di clandestinità. «Non ci sono norme che impongano la deci­sione che ha preso la dirigen­te scolastica dell’istituto pro­fessionale di Padova, ha agito di sua iniziativa - spiega Sal­maso - . Inoltre, c’è una senten­za della Cassazione che fa da precedente, la corte si espri­me a favore di una ragazza straniera che era stata esclusa dall’esame di Stato perché pri­va di permesso di soggiorno. In quel caso la sentenza ha messo in chiaro che il diritto allo studio prevale e non può essere negato anche in assen­za di permesso di soggiorno».

Solo l’altro ieri è esploso un ca­so simile a Genova, dove una preside di tre istituti professio­nali si è recata nelle aule e ha scritto alla lavagna nome e co­gnome dei possibili studenti clandestini, invitandoli a pre­sentare i documenti in segrete­ria.

fonte: Corriere del Veneto

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