perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


lunedì 27 aprile 2009

Croato ucciso a picconate a Varese

Jacopo ha parla­to, Andrea no. Jacopo ha am­messo di fronte al gip Giusep­pe Battarino di avere ucciso a picconate Dean Catic. Andrea si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ l’esito degli inter­rogatori di ieri, in carcere, per i due autori, di 20 e 18 anni, del delitto di Dean, 17 anni , pia­strellista di origine croata. Vare­se è una città sotto choc e gli studenti sfogano la loro rabbia nei forum di Facebook. Ce ne sono già due, con 1200 iscritti: scrivono ragazzi di tutte le scuole, piangono, si disperano, e raccontano di una generazio­ne di ragazzini che all’improvviso sembra aver perso l’inno­cenza, di fronte a una città «tra droga e coltelli è diventata dav­vero uno schifo». Parlano tutti, scrivono amici delle vittima, e anche amici degli assassini. Raccontano di Dean «ragazzo con tanti pregi e tanti difetti», ma anche del Bak (Bacchetta) e del Mera (Merani): «Erano tut­ti e tre bravi ragazzi e solo chi li conosce sa che è vero». La rete esprime un dolore collettivo spontaneo, come mai era successo prima, esiste già una proposta di fiaccolata. A Bobbiate, il quartiere della vittima, in chiesa questa sera al­le 20,30 ci sarà una messa per Dean, ma adesso la palla passa alle scuole, che nelle ore succes­sive alla scoperta del delitto era­no chiuse. Ed è probabile che i professori saranno investiti già da questa mattina da una pro­blema di rielaborazione di un lutto.

La gioventù perduta di Jaco­po Merani e Andrea Bacchetta è finita anche nei verbali delle gip di Varese, Giuseppe Battari­no. In particolare, Merani ha cercato di ripetere la confessio­ne resa l’altra notte. Al termine del colloquio, il suo avvocato, Fabio Ambrosetti, ha difeso il ragazzo: «Jacopo ha reso una piena confessione – spiega il le­gale – e ha aggiunto alla rico­struzione anche altri particola­ri che non aveva avuto il tem­po di riferire in questura. Cre­do abbiamo cominciato a ren­dersi conto che è accaduto qualcosa di grave, si è preoccu­pato per la madre e la sorella, mi ha parlato di un senso di col­pa verso i suoi cari e verso la vittima. Mi è sembrato molto provato da questa esperienza».

I primi segnali di umanità di Jacopo devono però essere va­lutati dal giudice. Andrea Bac­chetta è stato zitto. Ma dietro al suo silenzio c’è una mossa di tattica processuale, la difesa non ha avuto tempo di sentirlo e deve organizzarsi. Intanto chiede i domiciliari per il ragaz­zo: «Nei prossimi giorni - spie­ga l’avvocato Alberto Caleffi – valuteremo se farlo parlare con una istanza spontanea. Abbia­mo invece sollevato delle ecce­zioni sul fermo di polizia e sul­­l’arresto, abbiamo fatto richie­sta di domiciliari e se ce li ne­gheranno faremo ricorso al rie­same». La difesa del secondo aggres­sore punta a diminuire la re­sponsabilità di Bacchetta. «Lui non ha materialmente sferrato alcun colpo» dice il legale, l’or­dinanza del gip sarà depositata questa mattina. Intanto, è ricomparso il mo­torino della vittima: un Phantom azzurro che il giova­ne aveva parcheggiato in una via di Varese perché rimasto senza benzina. Lo hanno trova­to dei ragazzi.

fonte: Il Corriere della Sera

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Visto che ti interessa il razzismo, potresti postare anche i casi che riguardano gli italiani in Croazia, Slovenia e altri paesi. Ad esempio potresti parlare del gioco delle foibe, una sorta di Tetris inventato a Lubiana e che piace tanto ai ragazzini sloveni, che si divertono a gettare i cadaverini nelle cavità terrene; o le torture subite dal carabiniere Giuseppe Monsurrò ad opera dei croati, per i quali si aprì un interrogazione europea; o magari della multa della UEFA alla Croazia per razzismo. Per non parlare delle denuncie di Amnesty international e di tutte le porcherie che circondano quei paesi, molto più razzisti dell'Italia...