Sono circa 200 i migranti senza un tetto per la notte, dopo lo sgombero di questa mattina al residence Leonardo da Vinci del quartiere milanese di Bruzzano. I due gruppi che nel primo pomeriggio si erano incamminati per protesta lungo la Milano-Meda hanno cambiato idea e ora si sono ricongiunti nella sede dell'ex ospedale Paolo Pini.
Al momento i migranti, alcuni dei quali sono riusciti a portare con sè alcuni effetti personali, ma molti altri senza nulla, si trovano al baretto e nei dintorni dell'ex nosocomio, dove attendono di riunirsi in assemblea, per decidere dove cercare un altro rifugio, almeno provvisorio. Le possibili alternative, però, non si sa quali siano. Nessuna notizia per ora anche dalla delegazione che questa mattina si è recata in prefettura, per discutere della situazione dei migranti, molti dei quali sono rifugiati politici in attesa di conoscere l'esito delle loro domande di asilo. "Ce l'aspettavamo" dicono un po' tutti, non sono sorpresi nemmeno delle botte prese durante lo sgombero. "Ci siamo abituati, dopo lo sgombero in via Lecco, quello al Forlanini e poi allo Scalo Romana... Si continua a passare da sistemazioni indecenti e precarie alla strada, passando per le botte e l'indifferenza delle istituzioni".
fonte: Peacereporter
martedì 21 aprile 2009
Sgombero a Bruzzano: i migranti ora attendono all'ex ospedale Paolo Pini
Etichette: immigrati, milano, polizia, rifugiati politici
Pubblicato da AdminK alle 18:12
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