perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


martedì 16 dicembre 2008

Immigrati in schiavitù, lavoro forzato nei cantieri

Mattina, pomeriggio, sera. Turni a ciclo continuo. Durata media 18 ore. Paga standard: 1,70 euro all'ora. Tutto tollerabile, forzatamente tollerato da decine di stranieri, senza permesso di soggiorno, costretti a lavorare così nei cantieri di mezza Italia. Con la promessa di messa a regola, e di un'altra vita. Ma chissà quando.
Intanto trattati come schiavi e stipati in case isolate senza riscaldamento e impiegati in cantieri edili di Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana. Questo fino al giorno in cui i carabinieri di Reggio Emilia e San Polo d'Enza hanno arrestato tre imprenditori e un capo cantiere.

Le indagini sono durante un anno. Gli arrestati, per l'accusa, promettevano un posto di lavoro e il rilascio di documenti per il soggiorno in Italia e occupavano la manodopera irregolare in ditte edili di varie regioni, dove gli operai venivano costretti a turni di lavoro anche di 18 ore al giorno con paga standard di 1,70 euro all'ora, fino a sette euro per i meritevoli.

Frequenti le minacce di ritorsioni nei confronti loro e dei familiari. In alcuni casi i clandestini sono stati costretti a lavorare anche dopo aver subito gravi infortuni. L'organizzazione aveva trovato pure il sistema per eludere eventuali controlli: gli operai erano stati dotati di badge e documenti falsi con la loro foto, ma con generalità di persone regolarmente assunte da varie ditte.

fonte: L'Unità

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