perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


lunedì 1 novembre 2010

Nigeriana stuprata dal branco fermati 2 italiani

Sequestrata, picchiata e violentata da un branco. E' la notte da incubo vissuta tra sabato e domenica da una ballerina nigeriana a Melfi, in provincia di Potenza. Una storia di brutalità per la quale i carabinieri hanno già arrestato due 25enni del posto e indagano per identificare almeno altre sei persone. In via di accertamento anche eventuali responsabilità dei gestori del night, aperto da poche settimane. Il fermo dei due giovani, accusati di sequestro di persona, violenza sessuale di gruppo e lesioni personali, è stato disposto dal pm di Melfi, Renato Arminio.

I particolari dell'operazione sono stati illustrati stamani dai comandanti dell'Arma a Potenza e Melfi, che hanno sottolineato come il pronto intervento dei carabinieri sul luogo della violenza sia stato possibile grazie a una segnalazione. Secondo la ricostruzione, nella notte tra sabato e domenica scorsi, al termine di uno spettacolo in un night di Melfi, i due arrestati hanno convinto la donna, una 33enne nigeriana, a salire su un'auto.

I due si erano offerti di accompagnata in albergo, invece si sono diretti in una zona periferica di Melfi, in contrada Crocifisso. Intuito il pericolo, la donna ha cercato di avvertire una sua amica, ma i due le hanno strappato di mano il cellulare, a cui hanno tolto la batteria. Fermata l'auto in aperta campagna, i giovani hanno intimato alla donna di uscire all'aperto e hanno cominciato a picchiarla e a violentarla.

Sul posto sono poi giunti altri sei uomini, a bordo di due vetture, per partecipare alla violenza. La donna, raccontano i carabinieri, si è "difesa strenuamente" e uno degli otto aggressori, impietosito o forse molto più semplicemente spaventato dalla violenza che "avrebbe potuto portare a conseguenze molto più gravi", convince gli altri ad andar via. Forse è stato proprio lui a telefonare ai carabinieri per dare indicazioni sul luogo in cui si trovava la vittima dello stupro.

I militari hanno trovata la donna in lacrime, in evidente stato di shock e l'hanno accompagnata all'ospedale "San Giovanni di Dio" di Melfi. Diagnosticata una prognosi di sette giorni. Sulla base della descrizione degli aggressori fatta dalla nigeriana, i militari hanno poi acquisito e visionato i filmati del circuito di video-sorveglianza del night club e sono riusciti a identificare due degli aggressori, V.M. e B.V., entrambi 25enni di Melfi e noti agli inquirenti.

fonte: Repubblica

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