Provvedimento di espulsione dall'Italia due egiziani protagonisti della protesta degli immigrati che per 17 giorni sono rimasti sulla gru a Brescia. La decisione era stata anricipata dal viceministro degli Esteri egiziano, con delega ai Rapporti con le comunità all'estero, Muhammad Abdel Hakim, al quotidiano online del Cairo Masrawi. "Le autorità italiane - aveva spiegato - hanno deciso di espellere i due egiziani, Muhammad al-Haja di 28 anni e Muhammad Shaaban di 20, che guidavano la protesta degli immigrati". I due non erano sulla gru, ma sarebbero stati riconosciuti fra i partecipanti al presidio che è stata anche oggetto di cariche della polizia nei giorni scorsi.
Il più grande dei due, detto 'Mimmo', attivista dell'associazione 'Diritti per tutti', è partito alle 14.30 da Malpensa a bordo di un aereo dell'Egyptair. Per impedire l'espulsione dell'immigrato, rende noto un esponente del centro sociale Cantiere di Milano, erano arrivati a Malpensa una quarantina di militanti: con loro anche l'avvocato del migrante, Sergio Pezzucchi, che è stato ricevuto da alcuni addetti della Egypt Air, cui ha consegnato alcuni oggetti personali del suo assistito. Una volta decollato l'aereo, i militanti del Cantiere hanno deciso di lasciare lo scalo e di indire un nuovo presidio a Milano, all'angolo tra via Albricci e via Larga, dove si trova la sede dell'Egypt Air, compagnia che gli antagonisti invitano a boicottare dopo l'espulsione di Mohammed.
"Non ci è stato concesso il tempo di fare ricorso contro il rifiuto della domanda di sanatoria fatta da Mimmo", ha commentato l'avvocato Pezzucchi. "L'espulsione è stata fatta dalla questura di Milano perché Mimmo - ha spiegato il legale - era nel Cie di Corelli da lunedì scorso". Il migrante "aveva una pratica per la sanatoria in corso, ma non abbiamo saputo che la sua domanda era stata respinta fino all'udienza di convalida quando dalla questura è arrivato un fax con il provvedimento di rigetto della domanda di Mimmo, che però non era datato e non aveva alcun segno di notifica al suo datore di lavoro. Non ho motivo di dubitare che la domanda sia stata respinta, ma non ci hanno fornito la documentazione completa. Perciò - ha aggiunto Pezzucchi - volevamo fare ricorso, ma non ce n'è stato dato il tempo". In ogni caso "presenteremo comunque ricorso, magari per farlo rientrare in un secondo momento".
fonte: Repubblica
giovedì 18 novembre 2010
Brescia, espulsi due immigrati guidavano la protesta della gru
Etichette: brescia, cie, esplusione, lavoro, milano, permesso di soggiorno, polizia
Pubblicato da AdminK alle 18:44
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