perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


mercoledì 17 novembre 2010

Controllore e razzismo

Un ragazzo dopo aver assistito a una scena di razzismo, scrive questa lettera:

Buonasera,

prima di tutto mi presento: sono Jacopo Patrignani un ragazzo di Pesaro che frequenta il liceo classico Nolfi a Fano e che quindi è costretto ogni giorno ad usufruire del servizio bus “Adriabus” per spostarsi tra le due città. Mi capita spesso di assistere a scene di velato razzismo: ogni tanto volano sfottò, i controllori quando multano i rom se ne escono sempre con battute simpaticissime sui mille motivi per cui “non dovrebbero prendere i bus ma sgranchirsi le gambe e fare due passi che è gratis.” I posti vicino agli extra-comunitari sono sempre gli ultimi ad essere occupati ed a volte la gente preferisce rimanere in piedi. Venerdì 12 novembre sulla linea 99 Fano – Pesaro delle 14 però si è veramente varcato ogni limite di civiltà: un ragazzo rumeno ha provato a fare la classica furbata, è volato a fare il biglietto appena ha visto il controllore che saliva sull’autobus. Di norma l’autista passa tranquillamente sopra a queste piccolezze ma con lui no, per lui il personale “Adriabus” aveva in serbo un comportamento assolutamente speciale! Il controllore avvisato dall’autista dell’infrazione del giovane dell’est gli si è avventato addosso ponendoli una serie di domande “Cosa sei rumeno? Ucraino? Moldavo? Eh, cosa sei? Dammi i documenti! Dammi i soldi della multa, subito!” E mentre diceva così questo egregio signor controllore cominciò a tastargli il giubbotto alla ricerca del portafoglio e dei documenti trattandolo come il peggiore dei delinquenti. Il ragazzo, spaventato, ha subito saldato il prezzo della multa con una banconota da cinquanta euro ma per questo “straordinario” uomo italiano non era abbastanza: aveva pagato la multa, era stato insultato ma la punizione era troppo esigua! Questo “rumeno” doveva capirlo in un modo o nell’altro che non si trovava più nel suo paese “incivile”! Così il controllore ha preso il ragazzo e l’ha portato fuori dal bus, lasciandolo a Fosso Sejore, a metà strada, seppur avesse già pagato 50 euro e quindi aveva pieno diritto a concludere il tragitto. La persona seduta vicina di questo ragazzo, un uomo orientale, li ha rincorsi, è andato dal controllore e gli ha detto “Lei non può permettersi di trattare una persona così solo perché è diversa da lei!” E sapete il nostro “egregio concittadino come gli ha risposto? “Stai zitto e ringrazia che non ho fatto la multa anche a te?” Come se essere orientale sia un “infrazione” sufficiente per essere multato, anche se possiedi il biglietto. Uscito dal bus mi sono messo a parlare con questo signore che ha la pelle olivastra ma vive in Italia da 24 anni e l’ho sollecitato ad andare a denunciare il fatto all’azienda. “Non mi ascolterebbero mai.” Queste sono state le sue parole.

leggi tutto qui

0 commenti: