Anche le casse comunali piangono e a Dalmine arrivano i primi tagli. Il primo è stato effettuato pochi giorni fa allo Sportello immigrati, servizio sospeso dopo circa cinque anni dalla sua attivazione. La motivazione? Una riorganizzazione del personale che ha portato il sindaco Claudia Terzi, a capo della coalizione Lega-Pdl, a chiudere lo sportello.
Un servizio che si poneva come una sorta di intermediario tra immigrato, prefettura e questura, assistendo gli immigrati extracomunitari per le pratiche inerenti i permessi di soggiorno e i ricongiungimenti familiari: dalla gestione della prima accoglienza sul territorio alla fornitura di informazioni sulle opportunità di lavoro.
A partire da lunedì, dunque, il servizio offerto dal Comune e inaugurato durante l'amministrazione di centrosinistra capeggiata dall'ex sindaco Francesca Bruschi, ha abbandonato gli uffici del municipio di piazza della Libertà. Ma il primo cittadino ci tiene a ribadire che si tratta di un provvedimento necessario, vista la carenza di personale e l'impossibilità di assumerne di nuovo: «La scelta di sacrificare lo sportello immigrati deriva dalla volontà dell'amministrazione di attuare una riorganizzazione del personale – spiega Claudia Terzi –. Riorganizzazione che risulta essere indispensabile per ovviare al problema della carenza di personale. Le difficoltà di bilancio, inoltre, ci impediscono di assumere altri dipendenti ed è dunque necessario fare dei tagli».
fonte: Eco di Bergamo
venerdì 16 aprile 2010
Dalmine, «i soldi sono finiti» chiuso lo sportello immigrati
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