perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


mercoledì 8 febbraio 2012

Razzismo nel calcio, l’osservatorio denuncia 28 episodi in questa stagione

Quale è la situazione del razzismo negli stadi e nelle tifoserie italiane? Mi è capitato, anche di recente, sentire dirigenti della FIGC dichiarare che nel calcio italiano non c’è razzismo. Con il mio libro, dove ho utilizzato prevalentemente i dati della giustizia sportiva, ho voluto dimostrare che il razzismo in Italia c’è. D’altra parte, la media è di circa 50 episodi per ogni stagione calcistica, che è una cifra molto più alta di quella registrata in altri campionati. Quest’anno ne abbiamo registrati già 28, un numero alto, anche perché riguardano quasi esclusivamente cori e non più anche gli striscioni. Ma non mi sembra che qualcuno ha sollevato il problema. Anzi. Le ammende per gli episodi razzisti vengono ormai relegati nelle “notizie brevi”. L’altro dato importante è che, il totale delle ammende che le Società sportive hanno dovuto pagare per la “responsabilità oggettiva” (cioè per i cori dei suoi tifosi) è di circa 100mila euro. Da anni chiediamo che questi soldi vengano utilizzate per iniziative apertamente antirazziste. Un altro dato che contraddistingue negativamente l’Italia è che nessun giocatore ci mette la faccia contro il razzismo. Molti di loro fanno cose molto importanti per il sociale, ma, caso strano, nessuno se la sente di dichiararsi apertamente e fortemente contro il razzismo. Mi è capitato di partecipare ad un incontro europeo indetto dalla UEFA contro il razzismo. C’erano calciatori testimonial di ogni paese. Non c’era però nessun calciatore italiano! Quali sono le tifoserie più intolleranti d’Italia e nella fomentazione dell’odio quanto conta il legame tra la politica e le curve? Alla fine del libro “Che razza di tifo” ho allegato un riassunto statistico degli ultimi 10 anni, riportando tutte le 99 tifoserie coinvolte. Le più “punite” sono state Verona (60 episodi), Lazio (58), Ascoli (28), Padova (23), Juventus (21), Roma (20). Guarda caso, quasi tutte tifoserie in cui la componente di estrema destra era la più rilevante. Il legame politico c’è stato soprattutto a partire dalla fine degli anni Ottanta/primi anni novanta, quando c’è stata una volontà esplicita di “occupare” le curve. Ma poco o nulla è stato fatto. Spesso le tifoserie di estrema destra hanno utilizzato la violenza per dominare in curva, mischiando poi il proprio potere sulla gestione del business della curva. Nell’attuale stagione 2011/12, almeno fino ad oggi, abbiamo registrato 28 episodi, messi in atto da ben 20 tifoserie. Quindi una diffusione piuttosto ampia. Con l’eccezione della Fiorentina (che è stata inserita per i cori degli stessi tifosi viola contro il suo allenatore Mihajlovic, “colpevole” di essere uno “zingaro”), ritroviamo le “solite” tifoserie: Lazio, Verona, Padova. Una new entry è il Prato, e andrebbe capito come mai. Tra le vittime più prese di mira, i giocatori di Bari, Inter, Catania e Como. Ma in Italia non è mai stata attuata la norma che prevede di risarcire le squadre che subiscono più episodi di razzismo. fonte: Panorama

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