Nuovo intervento della polizia locale nei soliti campi sterrati “adottati” dai rom e che si trovano a ridosso della provinciale per Inveruno. Periodicamente i vigili urbani intervengono per tenere alta la pressione e ieri la modalità si è ripetuta secondo lo stesso copione. Quando le pattuglie dei ghisa in mattinata — affiancati dagli uomini della Protezione civile — sono entrate nel campo erano presenti una decina di persone. Le solite. Questo ha così permesso di effettuare le operazioni di abbattimento delle casupole di fortuna erette e fatte sostanzialmente di cartone.
All'operazione ha preso parte anche la proprietà, e cioè l’Iper: intervento resosi necessario per ripulire dalle montagne di masserizie il terreno. Perché alla fine proprio di questo si è trattato. Di una grossa pulizia per ridurre ai minimi termini i rischi di infezione: soprattutto d’estate sterpaglie e arbusti sono infatti il rifugio di topi e pantegane richiamati qui dai rifiuti. Sul fronte invece della identificazione degli zingari, nessuna novità.
In realtà già nei giorni precedenti la polizia locale aveva proceduto al rilevamento della popolazione presente — alla fine poche unità fra donne, uomini e bambini. Tutti stranoti alle forze dell’ordine e già fotosegnalati. Segno che l’area, suddivisa poi al suo interno in più campetti autonomi, sta assumendo caratteristiche di un vero e proprio stanziamento semipermanente.
Oggi il comando di corso Magenta divulgherà dati precisi circa il totale di masserizie portate via e il numero di persone identificate. Ma al di là della statistica rimane il fatto che a cinque anni di distanza da quella che era stata una promessa elettorale dell’allora candidato Vitali, e cioè d’impedire che in città si formassero degli accampamenti irregolari, questa scommessa non può dirsi vinta al cento per cento. Da allora ad adesso sono decine — non si contano più — i blitz della polizia locale. Una volta col supporto della polizia di Stato, un’altra con quello dei carabinieri.
Lo ammette anche l’assessore alla Sicurezza Elio Faggionato: «È in parte vero, ma se dai vertici nazionali e internazionali, vedi la condanna dell’Italia da parte della giustizia europea per il respingimento dei profughi libici, arriva questo tipo di messaggio, non è che noi a Legnano possiamo risolverlo alla radice». Si cerca così di percorrere strade alternative. Come quella che, d’accordo fra Comune e proprietà, ha portato Iper a radere al suolo arbusti incolti e sterpaglie. A cui seguirà la recinzione.
E ieri pomeriggio, intorno alle sei, un nuovo blitz al quale ha preso parte lo stesso Faggionato. Quattro le persone allontanate. Si erano ricollocate a ridosso della vicinale per Villa Cortese.
fonte: Il Giorno
martedì 28 febbraio 2012
Nuovo sgombero rom da parte della polizia locale di Legnano
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