La Procura di Savona ha aperto un fascicolo sulla frase postata da Mauro Aicardi su facebook. Istigazione all’odio razziale il reato contestato al leghista ingauno. L’agricoltore si trova così a dover rispondere di una frase che ha scosso le coscienze di migliaia di persone che si sono attivate, sempre via web, per chiedere le sue dimissioni dal consiglio comunale. Sono decine le pagine google dedicate alla frase sui forni per gli immigrati, giornali web e quotidiani che hanno dedicato intere pagine sul caso del leghista che è difeso a spada tratta dalla sua gente e dal sindaco Guarnieri. Mauro è un uomo simpatico e un bravo ragazzo, ma deve aver scritto con troppa leggerezza una frase che suscita ricordi dolorosi per la tragedia vissuta dagli ebrei. Seguendo la scia di affermazioni dei suoi capi, da Calderoli a Borghezio, non ha compreso di aver toccato un tasto e un nervo ancora aperto nella memoria di tanti. Le scuse di Mauro non sono bastate e neppure la chiusura della sua pagina facebook, il Procuratore di di Savona Francantonio Granero ha aperto un fascicolo e Aicardi dovrà affrontare un procedimento delicato per il reato di istigazione all’odio razziale. Se fosse costretto alle dimissioni, dopo il clamore mediatico che lo ha investito, la maggioranza del sindaco Guarnieri sarebbe praticamente finita, o in ostaggio dei centristi Pollio e Cangialosi. Ecco che la Lega è costretta a fare quadrato intorno al suo consigliere ed evitare che lui si dimetta. Di diverso avviso l’opposizione che chiede la testa del consigliere e le sue dimissioni immediate. fonte: Albenga Corsara
mercoledì 8 febbraio 2012
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