perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


sabato 18 settembre 2010

Sulcis, episodio di razzismo sul pullman: "Negro, puzzi, sul bus non ti siedi"

Era esausto, dopo un pomeriggio trascorso sotto il sole, avanti e indietro sulla spiaggia, nel tentativo di vendere bijou colorati, magliette e cappellini. Salito sull'autobus che da Plagemesu doveva riportarlo a Iglesias, ha subito adocchiato quel posto rimasto libero, ma un giovane ha allungato la gamba per impedirgli di sedersi. E quando l'ambulante senegalese ha chiesto spiegazioni, mostrando il suo stupore, si è sentito dire da un altro ragazzo: «ma cosa vorresti pretendere tu, negro che puzzi d'elefante»?

Chissà se gli ha fatto più male contare il magro guadagno di un pomeriggio di fine estate passato a camminare sulla sabbia o quella stupida frase, segno evidente di inciviltà e ignoranza prima ancora che di intolleranza razziale. È accaduto mercoledì sull'autobus dell'Arst che collega la località balneare di Gonnesa con Iglesias. Il mezzo era quasi pieno, fatta eccezione per qualche posto rimasto libero nella parte posteriore e proprio lì pensava di sedersi l'ambulante.

LA TESTIMONE A raccontarlo è una giovane mamma di Iglesias. Trascorso il pomeriggio al mare, la donna (di cui non riveliamo le generalità a sua tutela) faceva rientro in città con la corsa delle 18. «È successo subito dopo la partenza, il ragazzo straniero è andato nella parte posteriore del pullman dove c'erano alcuni posti liberi. Quando stava per sedersi, un giovane che aveva già preso posto ha allungato la gamba con l'evidente obiettivo di impedirglielo». A un simile atteggiamento non poteva che esserci una reazione di incredulità. L'ambulante senegalese ha quindi chiesto spiegazioni. «È nato un battibecco - ricorda la testimone - sino a quando è intervenuto un altro giovane italiano che, rivolto all'ambulante, ha detto “ma cosa pretendi tu, negro che hai la puzza di un elefante?”»

I PASSEGGERI Sull'autobus dell'Arst è calato inizialmente il gelo, sino a quando alcuni passeggeri hanno iniziato a mostrare il loro disappunto per quella manifestazione di grande inciviltà. Il vociare ha attirato anche l'attenzione del conducente il quale, arrivato al bivio per la statale 126, ha fermato l'autobus e si è diretto verso i ragazzi, intimando loro di smetterla. «La vicenda si è chiusa così, ma l'ambulante ha preferito non sedersi più vicino alle persone che lo avevano offeso e ha trovato posto in un sedile anteriore». Secondo quanto riferito dalla passeggera che ha assistito alla scena, i protagonisti, probabilmente ventenni, erano entrambi di Iglesias.

L'AUTISTA All'Arst non risulta che sia stata fatta una relazione dell'accaduto né che sia stato chiesto l'intervento delle forze dell'ordine per l'identificazione dei giovani iglesienti. «In effetti - riferisce ancora la passeggera - dopo l'intervento dell'autista la vicenda si è chiusa. Certo, è stata davvero una brutta manifestazione di intolleranza». Un episodio triste e preoccupante, che fa riflettere anche sull'assenza di sensibilità e pochezza culturale dei giovani aggressori.

fonte: Unione Sarda

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