Così scrivevano giornali e siti tre anni fa:
Il Corriere ci racconta di una «installazione» di mercati clandestini. Con vendita indisturbata di scarpe Nike taroccate. Un peruviano ne aveva appena scaricata una caterva quando è spuntata una squadra di 10 agenti. Il peruviano è finito ammanettato. Ha reagito. Soprattutto, ha urlato. Chiamando a raccolta una sessantina di connazionali, in gran parte donne, che bivaccavano da mezzogiorno nei paraggi tra barbecue e bottiglioni di birra. E con queste ultime, l'orda sudamericane ha assalito i ghisa. Colpi in testa e sul corpo (tre feriti, due dei quali in prognosi riservata al Niguarda). I vigili hanno arretrato. Hanno chiesto soccorso ai colleghi. Hanno reagito, arrestandone cinque. Prima che i peruviani, allertati dalle sirene delle pattuglie di soccorso in arrivo, sono scappati, approfittando dei larghissimi spazi del Cassinis.
Insomma, un'aggressione gratuita che fomenta l'odio razziale.
Nel settembre del 2010, a distanza di più di tre anni, i peruviani fermati sono stati dichiarati innocenti e sono stati incriminati i vigili. Peccato che nessuno l'abbia scritto. Anche questo fomenta l'odio razziale.
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