perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


sabato 8 maggio 2010

Lira, da 10 anni in Italia. Le rimuovono l’auto e la spediscono in Russia

Il caso che qui vogliamo illustrare rientra nelle aberrazioni che scaturiscono dalla realtà (fuorilegge da parte dello Stato) relativa ai rinnovi dei permessi di soggiorno: tempi di attesa lunghissimi e mancata trasparenza delle amministrazioni pubbliche sono cose di cui la storia di una giovane cittadina russa, Lira Ahmetchina, risulta essere, purtroppo, esemplare.
Lira ha vissuto in Italia dal 1998, con un regolare permesso di soggiorno dal 2000 che le è sempre stato rinnovato, anche nelle more della legge Bossi-Fini, poiché disponeva di un regolare contratto di lavoro. L’ultima richiesta di rinnovo risale al febbraio del 2007 e da quel momento Lira, con in mano la ricevuta delle Poste, ha atteso il rinnovo prima dalla questura di Chieti e poi dalla questura di Pescara, dove era stata trasferita la pratica. Uscita e rientrata dall’Italia senza problemi, il 20 gennaio si reca alla stazione dei Carabinieri di Vasto perché le era stata rimossa l’auto e qui le viene notificato che la questura di Pescara non le aveva rinnovato il permesso di soggiorno, viene trattenuta, portata a Roma nel Cie di Ponte Galeria e rispedita a Mosca il 2 febbraio. Probabilmente il cambio di lavoro, pur senza intervallo di disoccupazione, non verificato dall’Amministrazione, potrebbe essere stato all’origine della revoca del permesso, ma è una supposizione visto che le motivazioni dell’atto non sono ancora in possesso del legale. L’immediatezza poi dell’espulsione non ha permesso ulteriori verifiche e così dopo 10 anni di permanenza regolare nel nostro paese e di onesto lavoro, di una vita sociale regolare, Lira si vede vanificato tutto come se fosse una pericolosa terrorista e da Mosca aspetta giustizia.

fonte: Unita

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